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L'editore Mario Ciancio Sanfilippo
Giudiziaria 24 Set 2018

Sequestrati giornali e tv dell'editore Ciancio. Fnsi e Assostampa: «Preoccupazione per futuro delle testate e posti di lavoro»

Il provvedimento disposto dal Tribunale di Catania riguarda, fra l'altro, il quotidiano 'La Sicilia', la maggioranza delle quote della 'Gazzetta del Mezzogiorno' di Bari, le emittenti televisive 'Antenna Sicilia' e 'Telecolor'. Domani, alle 11.30, conferenza stampa in procura. Vi assisterà  anche il segretario Lorusso, che successivamente incontrerà  i colleghi.

Il Tribunale di Catania, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, ha emesso un decreto di sequestro e confisca di una serie di beni nei confronti dell'editore e direttore del quotidiano La Sicilia, Mario Ciancio Sanfilippo. Il valore dei beni, in corso di quantificazione, è di almeno 150 milioni. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Catania.

L'imprenditore è attualmente sotto processo per concorso esterno all'associazione mafiosa.
Il decreto riguarda conti correnti, polizze assicurative, 31 società, quote di partecipazione in altre sette società e beni immobili e l'intero gruppo editoriale che fa capo a Ciancio Sanfilippo: il provvedimento riguarda, tra l'altro, il quotidiano 'La Sicilia', la maggioranza delle quote della 'Gazzetta del Mezzogiorno' di Bari e due emittenti televisive regionali, 'Antenna Sicilia' e 'Telecolor'. Il Tribunale ha nominato dei commissari giudiziari per garantire la continuazione dell'attività del gruppo.

I dettagli dell'operazione saranno resi noti domani, 25 settembre, alle 11.30, nel corso di una conferenza stampa convocata in procura. Il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso assisterà alla conferenza stampa e successivamente incontrerà i colleghi.

La Federazione nazionale della Stampa italiana, l'Associazione Siciliana della Stampa, l'Associazione della Stampa di Puglia e l'Associazione della Stampa di Basilicata esprimono «preoccupazione per il sequestro del quotidiano "La Sicilia", della maggioranza delle quote azionarie della "Gazzetta del Mezzogiorno" e delle emittenti televisive Telecolor e Antenna Sicilia, disposto dalla Dda di Catania nell'ambito della confisca di beni nei confronti dell'editore Mario Ciancio Sanfilippo».

Ferme restando le esigenze di indagine e nel rispetto dell'attività degli inquirenti, spiegano Fnsi e Associazioni regionali di stampa, «il sindacato dei giornalisti non può non evidenziare il rischio che tale provvedimento possa mettere a repentaglio la sopravvivenza di aziende editoriali che rappresentano un patrimonio per l'informazione nel Mezzogiorno. Per questo auspica che la situazione venga chiarita e si risolva in tempi brevi e che, nel frattempo, l'attività di gestione dei commissari giudiziari nominati per garantire la continuità delle aziende non pregiudichi l'autonomia delle testate e il regolare svolgimento delle attività redazionali, assicurando la piena operatività anche sotto il profilo del rispetto dei diritti e delle prerogative dei giornalisti e degli altri lavoratori».

Il sindacato dei giornalisti si attiverà da subito per incontrare i commissari giudiziari e chiedere garanzie sulla tutela delle testate e sulla salvaguardia dei livelli occupazionali.

@fnsisocial

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