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Casagit 25 Mag 2011

Siddi: "Inpgi e Casagit non sono scalabili nemmeno dallo Stato. Sono i pilastri della nostra autonomia"

Le casse previdenziale (Inpgi) e integrativa sanitaria (Casagit) dei giornalisti ''non sono scalabili da nessuno e neanche dallo Stato che, troppo spesso, si comporta da patrigno''. Lo ha dichiarato oggi Franco Siddi, segretario generale della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), intervenendo, a Saint-Vincent (Aosta), all'Assemblea nazionale dei delegati della Casagit. ''La Casagit così come l'Inpgi - ha spiegato Siddi - sono i due pilastri fondamentali dell'autonomia della professione giornalistica e una risorsa preziosa e di garanzia per la loro previdenza. Due esempi anche per il sistema pubblico che oggi più che mai deve rispettarne l'autonomia nell'apprezzamento del valore di gestione che non incide sul bilancio dello Stato''.

Le casse previdenziale (Inpgi) e integrativa sanitaria (Casagit) dei giornalisti ''non sono scalabili da nessuno e neanche dallo Stato che, troppo spesso, si comporta da patrigno''. Lo ha dichiarato oggi Franco Siddi, segretario generale della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), intervenendo, a Saint-Vincent (Aosta), all'Assemblea nazionale dei delegati della Casagit. ''La Casagit così come l'Inpgi - ha spiegato Siddi - sono i due pilastri fondamentali dell'autonomia della professione giornalistica e una risorsa preziosa e di garanzia per la loro previdenza. Due esempi anche per il sistema pubblico che oggi più che mai deve rispettarne l'autonomia nell'apprezzamento del valore di gestione che non incide sul bilancio dello Stato''.

Il segretario della Fnsi ha contestato ''l'atteggiamento del Governo che continua a tassarne due volte i proventi determinando persino una differenza di trattamento rispetto ai soggetti assicurativi privati e continuando l'adeguamento delle deduzioni fiscali sui versamenti per la Casagit''. Si tratta, per Siddi, di una ''contraddizione rispetto alle dichiarazioni del Libro bianco del Governo che afferma di voler sostenere l'emersione di pilastri privati di sanità per alleviare la spesa pubblica''. ''Non è l'unica contraddizione - ha aggiunto - ed è purtroppo legittimo il sospetto che il Governo voglia surrettiziamente mettere le mani nelle casse quasi considerandole un patrimonio a sua disposizione''.
Riguardo poi alla manovra del Governo che ha assoggettato gli investimenti degli enti al controllo del ministero del Lavoro, Siddi ha commentato: ''Non è stato e non è un buon segno e oggi di fronte alle richieste del Governo di partecipazione a costituendi fondi di intervento sociale ed economico, la cautela e l'attenzione sarà più che mai nitida, nei comportamenti del primo dirigente come dell'ultimo iscritto, a protezione dell'autonomia e degli interessi primari dei nostri istituti''. (ANSA)

@fnsisocial

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