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Unione Europea 04 Giu 2014

Somalia: le grandi opportunità della democrazia nel rispetto dei diritti umani e della libertà di informazione

Quest’anno in Fnsi è stato celebrato l’8 marzo con una iniziativa particolare dando voce alle violenze e ai veri e propri soprusi che si sono perpetrati in Somalia contro donne e giornalisti. Una collega somala di una importante radio nazionale (poi chiusa) è stata violentata e segregata per una notte da due aguzzini ex poliziotti del regime. Quando la collega ha denunciato il fatto attraverso un’altra emittente è stata arrestata assieme ai due giornalisti che avevano raccolto la sua drammatica storia. Una violenza inaudita che ha prodotto una vasta eco e una mobilitazione della categoria anche a livello internazionale.

Quest’anno in Fnsi è stato celebrato l’8 marzo con una iniziativa particolare dando voce alle violenze e ai veri e propri soprusi che si sono perpetrati in Somalia contro donne e giornalisti. Una collega somala di una importante radio nazionale (poi chiusa) è stata violentata e segregata per una notte da due aguzzini ex poliziotti del regime. Quando la collega ha denunciato il fatto attraverso un’altra emittente è stata arrestata assieme ai due giornalisti che avevano raccolto la sua drammatica storia. Una violenza inaudita che ha prodotto una vasta eco e una mobilitazione della categoria anche a livello internazionale.

La Fnsi ha per questo organizzato, proprio in concomitanza con la Festa delle donne, una iniziativa a sostegno della libera informazione e i diritti civili in Somalia e nel mondo chiamando a partecipare proprio la collega violentata e i due giornalisti che erano stati con lei arrestati. Nel corso dell’iniziativa è intervenuto, tra gli altri il viceministro degli Esteri, Lapo Pistelli (nella foto il terzo da sinistra), anche l’ambasciatore italiano in Somalia Andrea Mazzella (nella foto ultimo a destra) che hanno mostrato ampia solidarietà ai colleghi così duramente vilipesi ed un impegno diretto al ristabilimento dei diritti umani e della democrazia in quel Paese. La stessa energia e determinazione il diplomatico le ha sostenuto nella ricorrenza della festa della Repubblica italiana del 2 giugno proprio a Mogadiscio. Pubblichiamo il resoconto della collega Shukri Said da Repubblica.it

IL 2 GIUGNO CELEBRATO ANCHE A MOGADISCIO

La festa della Repubblica italiana è stata celebrata anche in tutte le sedi in cui i contingenti italiani sono impegnati in una missione di pace. La ricorrenza del 2 giugno è stata quindi ricordata anche a Mogadiscio dove 72 soldati istruttori italiani aiutano le truppe somale a prepararsi ai compiti militari e di polizia.
Mentre si attende che entro la fine dell’anno sia edificata la nuova sede diplomatica dell’Italia nella zona dell’aeroporto, la più sicura di Mogadiscio, l’Ambasciatore Andrea Mazzella ha tenuto di fronte al Presidente del Parlamento Federale della Repubblica Osman Jowari, al contingente italiano ed a quello europeo dell’EUTM guidato dal Gen. Massimo Mingiardi, il suo ultimo discorso ai somali prima di rientrare a Roma in attesa di un nuovo incarico.
Nel suo discorso l’Ambasciatore Mazzella ha rievocato la vicinanza del popolo italiano a quello somalo che ha invitato con parole accorate a rimanere unito e ad adottare, senza aspettare interventi dall’esterno, tutte le soluzioni per una effettiva partecipazione alla gestione del potere, direttamente o tramite i suoi rappresentanti, per assicurare alle generazioni più giovani, alcune delle quali non hanno conosciuto altro che guerra e violenza, le opportunità che solo l’eguaglianza, la giustizia e la democrazia possono assicurare.
A sua volta il Presidente del Parlamento Federale Osman Jowari, che parla un forbito italiano a testimonianza dell’intensità dei legami culturali fra Italia e Somalia negli scorsi decenni, ha ricordato l’origine e lo sviluppo dei rapporti fra i due popoli, dall’epoca del colonialismo agli anni della guerra civile da poco lasciati alle spalle. L’oratore ha poi citato, come esempio di amicizia, la visita dell’ex Ministro degli esteri Giulio Terzi a Mogadiscio del settembre dello scorso anno, all’indomani del radicarsi delle nuove istituzioni somale non più transitorie, ed il suo personale viaggio in Italia di appena un mese fa, ospite della Presidente della Camera Laura Boldrini ringraziando l’Italia e tutte le sue autorità per il rinnovato impegno a sostegno della Somalia.
Il presidente Jowari ha quindi salutato l’Ambasciatore Andrea Mazzella del quale ha sottolineato il coraggio e l’abilità diplomatica spesi per ricucire i rapporti fra i due popoli nonostante i momenti particolarmente difficili dei circa tre anni di durata della sua missione. Un brindisi del Presidente Jowari con l’Ambasciatore Mazzella ed i militari italiani che inneggiavano alla bandiera tricolore ed alla libertà ha concluso la cerimonia.
Alla partenza dell’Ambasciatore Mazzella seguirà l’arrivo del nuovo Ambasciatore Fabrizio Marcelli che peraltro riveste all’interno del Ministero degli esteri italiano il ruolo di Capo dell’unità per i diritti umani: una competenza che troverà certamente modo di esprimere in Somalia in tutte le sue declinazioni. L’Ambasciatore Marcelli sarà aiutato nella gestione della nuova sede italiana a Mogadiscio da uno staff di ben sessanta persone a conferma del rinnovato impegno dell’Italia per la Somalia.
Di Shukri Said da Blog di Repubblica ‘Primavera Africana’

2 GIUGNO 2014 A MOGADISCIO (Link su youtube)

@fnsisocial

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