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Fnsi 31 Gen 2004

Successo degli Stati Generali dell'informazione. Assente la maggioranza, scontro tra Santoro e Annunziata. Marcorè-Gasparri spiega i "segreti" della "sua" legge. Serventi Longhi: "Il Governo e la Casa delle Libertà erano stati invitati"

Successo degli Stati Generali dell'informazione. Assente la maggioranza, scontro tra Santoro e Annunziata. Marcorè-Gasparri spiega i "segreti" della "sua" legge. Serventi Longhi: "Il Governo e la Casa delle Libertà erano stati invitati"

Successo degli Stati Generali dell'informazione. Assente la maggioranza, scontro tra Santoro e Annunziata. Marcorè-Gasparri spiega i "segreti" della "sua" legge. Serventi Longhi: "Il Governo e la Casa delle Libertà erano stati invitati"

Un malato con 39 di febbre. Cosi' il segretario della Cgil Guglielmo Epifani sintetizza efficacemente la situazione dell'informazione italiana, come e' stata raccontata oggi agli Stati Generali. Una crisi per la quale occorre al piu' presto una mobilitazione generale che molti oggi hanno chiesto, a partire dal segretario Fnsi Paolo Serventi Longhi, per non rischiare di trasformarci in figuranti come ha chiosato Michele Santoro nell'intervento piu' applaudito. Per questo ieri e' stato lanciato un manifesto che tra i suoi 13 punti vede un no deciso al ddl Gasparri e la necessita' di una soluzione per il conflitto di interessi. Nel corso della lunga passerella della giornata - organizzata da Fnsi, Slc-Cgil, Articolo21, Arci e dalle altre associazioni che aderiscono al comitato per la liberta' dell'informazione - nell'affollata sala dell'Auditorium di Roma, sono stati in molti a prendere la parola: i politici, gli intellettuali, i giornalisti, gli esponenti della societa' civile. Tutti hanno lanciato un grido d'allarme. Ma a scontrarsi tra loro sono stati solo Michele Santoro e la presidente Rai Lucia Annunziata. ''Ringrazio Bonolis e Ricci - ha detto Santoro - perche' hanno offerto una rappresentazione del conflitto di interessi: viviamo nell'impero dei tarocchi, tutti corriamo il rischio di trasformarci in figuranti, prima di tutto noi che facciamo i martiri della liberta' corriamo il rischio di diventare figuranti di noi stessi, cosi' come Lucia Annunziata e' un figurante del presidente di garanzia ma in realta' e' un consigliere di opposizione''. ''Non credo di essere un figurante. Capisco che Santoro fa bene i comizi ma non mi sento un figurante e penso di averlo dimostrato'', replica piccata dal palco Annunziata. Per il segretario Ds Piero Fassino, ''siamo di fronte ad una concezione proprietaria dell'informazione e del sistema radiotelevisivo''. In sostanza ''una situazione di emergenza'' dovuta per Fassino ad una ''concentrazione oligopolistica, senza precedenti''. Francesco Rutelli sostiene che ''un governo che controlla l'informazione e' anche un governo che allontana le notizie scomode''. Fausto Bertinotti e' convinto che ''c'e' una sistematica opera di mistificazione attraverso la quale viene cancellata la realta' concreta del Paese, i problemi della gente, le sofferenze, le forme nuove di organizzazione. Si usa il sistema televisivo non per informare ma per occultare''. Dario Fo dice che 'Il Governo Berlusconi e' spietato nell'azione che va organizzando: cerca di cancellare l'informazione, l'ironia, la satira, l'approfondimento della conoscenza dei fatti. E questo e' il suo grande vantaggio''. Fo, racconta: ''Abbiamo provato la censura dai tempi della Democrazia Cristiana ma brutale e super organizzata come questa non la conoscevamo. Anche per Don Ciotti ''Dal dopoguerra, l'Italia non ha mai vissuto una situazione cosi' grave come questa: e' la sua stessa democrazia ad esserne minacciata''. Oliviero Diliberto dice che ''la posta in gioco non e' solo la difesa di un diritto come quello della liberta' di informazione, ma un modello intero di societa', quella fondata sui diritti e le liberta'''. E mentre il presidente del Consiglio si prepara ad una campagna elettorale ''stile Corea del nord'' secondo il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, domina tra i giornalisti per Giorgio Bocca ''obbedienza, rassegnazione a un regime che, nonostante venga continuamente smentito, e' sotto gli occhi di tutti''. Ma i giornalisti devono essere liberi per coscienza e non per decreto, spiega Enzo Biagi per il quale viene da piu' parti avanzata la proposta di una candidatura a senatore a vita. Per il presidente della Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli ''e' necessario mobilitarsi per affermare le buone ragioni della liberta' di espressione e del pluralismo, che non sono le ragioni di una parte ma sono scritte nella Costituzione''. Ma di fronte a tante critiche la maggioranza non resta in silenzio e pur non avendo partecipato all'assemblea - gli organizzatori esprimono rammarico per l'assenza di esponenti della maggioranza e del governo invitati formalmente - parla di ''delirio elettorale''. Compatta Forza Italia nella protesta, mentre le altre forze della maggioranza restano silenti. ''Le esternazioni di esponenti della sinistra come Fassino e Bertinotti sono davvero comiche, un vero e proprio delirio elettorale'', dice Paolo Barelli. Elio Vito, giudica ''esilaranti'' le parole di Fassino. Per Giorgio Lainati ''la sinistra e gli operatori dell'informazione che appartengono a quell'area politica e culturale non possono, come hanno fatto oggi i partecipanti ai cosiddetti 'stati generali', ergersi a paladini e portavoce della societa' civile che non e' un patrimonio esclusivo dei postcomunisti di casa nostra ma e' e deve essere la rappresentazione di tutti gli italiani indipendentemente dalle scelte politiche di ciascuno''. Insomma, come spiega Renato Schifani, ''se c'e' una cosa che in Italia viene garantita attraverso questa maggioranza e' la piena liberta' d'informazione e comunicazione''. La battaglia della giornata dentro e fuori l'Auditorium si chiude con la satira di Neri Marcore' che imita il Ministro Gasparri. A proposito del ddl l'attore dice: ''Nessuno ha sospettato che era una specie di test per Ciampi: mi sono fatto dettare... cioe' ho scritto la legge perche' volevo vedere se Ciampi si accorgeva che non poteva firmarla. Se l'avesse firmata, sarei rimasto molto deluso. Bravo Carlo Azeglio, hai tutti i miei applausi. Ora stiamo tendendo qualche altro tranello: vediamo se e' vigile e bravo come la prima volta''. (ANSA). Agli stati generali dell'informazione erano stati invitati anche la Cdl e il Governo e dunque non sono giuste le critiche che accusano gli organizzatori di aver promosso una iniziativa a senso unico: il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi replica così, a margine degli stati generali dell'informazione, alle critiche arrivate dal centrodestra. "Noi abbiamo invitato per lettera il governo, il ministro, tutti i leader della Cdl: volevamo un confronto aperto, anche con posizioni in dissenso. Non c'è stato ma non ci rassegnamo". In ogni caso, aggiunge, l'iniziativa è stata un successo "perché ha visto la partecipazione di tantissimi esponenti del mondo dell'informazione, della cultura, della cultura e anche della società civile". L'assenza del centrodestra "ci dispiace, ma se c'è stato un passaparola nella maggioranza per non venire, questo non significa che l'obiettivo che ci eravamo prefissati non sia stato raggiunto". "Ci hanno accusati di avere organizzato una giornata a senso unico, dominata dalle opposizioni. ma noi abbiamo invitato formalmente, con lettera, anche i ministri Gasparri e Urbani, il sottosegretario Bonaiuti, tutti i leader della casa delle liberta'" aggiunge il segretario generale della Fnsi, che respinge le accuse per l'organizzazione degli Stati Generali dell'inforamzione: "Volevamo un confronto aperto, anche con posizioni in dissenso, non c'e' stato, ma non ci rassegnamo: e' giusto e leggittimo che ci sia uno scambio di opinioni su questo argomento". e poi- aggiunge - "che ci sia stato un passaparola tra governo e maggioranza per non venire, questo non vuol dire che l'obiettivo non e' stato raggiunto". Lo scopo della giornata - spiega Serventi Longhi - era infatti quello di "aprire un percorso di elaborazione di un progetto alternativo a quello del governo e della maggioranza: questo obiettivo e' stato raggiunto, grazie alla presenza di centinaia di operatori della televisione, della cultura, dell'informazione, dello spettacolo e anche della societa' civile".

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