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Il Palazzo di giustizia di Firenze (Foto: wikimedia.org)
Associazioni 26 Nov 2020

Toscana, il licenziamento di Vellutini fu illegittimo. Lo ha confermato la Corte d'Appello

Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione regionale di Stampa «si complimentano con il collega che, per la terza volta, ha vinto la causa di lavoro che lo opponeva alla società  Telemaremma».

Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana «si complimentano con il collega Carlo Vellutini che, per la terza volta, ha vinto la causa di lavoro che lo opponeva alla società Telemaremma. È stata la Corte d'Appello di Firenze – spiega in una nota il sindacato regionale – a confermare che il licenziamento subito dal collega, fiduciario di redazione dell'emittente, nel settembre 2018, fu ritorsivo. Vellutini aveva esercitato le sue funzioni sindacali a sostegno della collega Angela D'Errico».

Si tratta di una vicenda che ha richiesto tempo, ma che alla fine «ha dimostrato quanto fosse giusta la posizione del sindacalista Vellutini, sostenuto completamente, fin da subito, dall'Associazione Stampa Toscana. Dopo i primi due gradi di giudizio vinti di fronte al giudice del lavoro di Grosseto, l'azienda aveva presentato ricorso alla Corte d'Appello di Firenze che, in seguito all'udienza del 15 ottobre scorso, ha depositato la sentenza con la quale il ricorso viene rigettato, riconoscendo, ancora una volta, le ragioni del collega, assistito anche in questa occasione, come nelle precedenti, dall'avvocato Pierluigi D'Antonio», aggiunge l'Assostampa.

«Ancora una volta Carlo Vellutini ha dimostrato la correttezza del suo operato come fiduciario di redazione – afferma  il presidente Ast, Sandro Bennucci – del resto il sindacato è  stato consapevole della piena ragione del collega e lo ha affiancato immediatamente, fornendo sostegno e tutela legale».

Molto soddisfatto, Carlo Vellutini, ha inviato all'Ast questo messaggio: «Sono sempre stato convinto di aver agito correttamente  e i vari giudici che si sono susseguiti lo hanno fino ad oggi riconosciuto. Ringrazio ancora una volta il presidente Bennucci, il direttivo Ast e l'avvocato D'Antonio che mi sono stati vicini, non solo sul piano sindacale e legale, ma anche per il calore umano con il quale mi hanno confortato e sostenuto».

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