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Minacce 04 Lug 2018

Trapani, pesanti minacce al quotidiano online Tp24. La solidarietà  dell'Assostampa Sicilia

Le segreterie regionale e provinciale dell'Associazione Siciliana della Stampa al fianco della redazione e del direttore Giacomo Di Girolamo, che ammonisce: «Non è la prima volta che accade. Chi ci attacca deve capire che non siamo soli».

«A seguito di diversi articoli di cronaca nera riguardanti fatti criminosi avvenuti in provincia di Trapani, sono stati inviati attraverso il canale di messaggistica privata Facebook di TP24 diverse minacce». Lo rendono noto l'Assostampa Siciliana e la segreteria di Trapani del sindacato regionale che, in una nota, esprimono «la più viva solidarietà» e si schierano «a fianco della redazione del quotidiano online». 'Togli l'articolo altrimenti ti faccio passare cose che nella tua vita non hai visto mai'. 'A questi di Tp24 mi sa che bisogna andarci nello studio'. 'Dovete morire tutti'. Queste alcune delle frasi rivolte alla redazione. «Non si specifica altro – spiega l'Assostampa – perché il direttore Di Girolamo ha denunciato i fatti ai Carabinieri e, quindi, i particolari e gli autori sono oggetto di indagine».

In un territorio complesso come la provincia di Trapani, afferma il sindacato regionale, «i giornalisti sono costretti a operare in un clima pesante, teso a delegittimare e a intimidire il libero esercizio dell'attività giornalistica, quello di raccontare i fatti, in tanti ambiti, dalla cronaca fino alla politica. Queste minacce alla giovane redazione di TP24 non otterranno altro risultato che quello di porre ancor di più l'attenzione su queste vicende».  Assostampa Siciliana e la segreteria di Trapani, conclude la nota, «seguiranno la vicenda e continueranno a essere al fianco dei colleghi».

Le minacce, ad opera di noti pregiudicati, sono arrivate nel pomeriggio di lunedì scorso. «Non è la prima volta che accade – dice il direttore responsabile Giacomo Di Girolamo –. A chi ci minaccia evidentemente non vanno giù i nostri articoli e il nostro modo di fare giornalismo. Costoro, però, devono capire che non siamo soli».

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