«I vertici Rai non possono lasciare il Tg1 in balia di un direttore che da un momento all’altro potrebbe approdare nei palazzi della politica. Serve a poco invocare i dati dell’Osservatorio di Pavia se poi si ammettono contatti per un possibile trasloco a Palazzo Chigi, non del tutto escluso. L’indipendenza e l’autonomia dell’informazione si praticano nella scelta delle notizie, nel taglio dei servizi. Non basta il bilancino delle dichiarazioni dei politici ad ammantare un tg di pluralismo». Lo si legge in una nota diffusa dall’Usigrai domenica 31 agosto 2025.
L’organismo sindacale di base prosegue: «Peraltro, sarebbe inaccettabile, come si legge sui quotidiani, che a sostituire l’esterno Chiocci sia un altro esterno, con un passato anche da portavoce della presidente del Consiglio. Le scelte della Rai non possono che essere improntate a rafforzare la credibilità e l’autonomia del servizio pubblico e a una valorizzazione delle risorse interne».
L’Esecutivo Usigrai conclude: «Il via vai da Palazzo Chigi, inaugurato da questo governo, con il benestare dei vertici dell’Azienda, non fa bene alla Rai, a chi ci lavora e ai cittadini». (anc)