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Fnsi 19 Apr 2002

Berlusconi contro Biagi e Santoro: Fnsi e Usigrai

Berlusconi contro Biagi e Santoro: Fnsi e Usigrai

Berlusconi contro Biagi e Santoro: Fnsi e Usigrai

ANSA. “Sono sconcertato, non credo ai miei occhi nel leggere le dichiarazioni di Silvio Berlusconi. Cosa c'entra il presidente del Consiglio con la programmazione Rai e con la cacciata di professionisti prestigiosi come Biagi e Santoro?” Lo chiede il segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, dopo le parole di Berlusconi sulla Rai. “Berlusconi ha sempre detto - continua Serventi - di volersi tenere fuori dalle questioni Rai. È ovvio che così non è, e così non è stato nelle ultime settimane. E quello che ha detto - spiega ancora il segretario - la dice lunga sulla gravità del problema del conflitto d'interessi televisivo del presidente del consiglio”. “L'autonomia professionale dei giornalisti non si farà licenziare da nessuno”. Lo sottolinea il presidente della Fnsi, Franco Siddi, commentando le parole del presidente del consiglio sulla Rai. “Gli organismi di categoria - continua Siddi - la difenderanno con ogni mezzo da qualsiasi attacco, nella consapevolezza che il valore è assoluto e per tutte le stagioni. Le affermazioni di oggi del capo del governo, sotto questo profilo, sono indecenti. È da augurarsi che il premier sia incorso in un eccesso non voluto: la democrazia liberale non può considerare competitori culturali alla stregua di avversari da abbattere. Quando questi sono giornalisti protagonisti del pluralismo dell'informazione, significa che è successo qualcosa che deve far riflettere di più. Il pluralismo - continua il presidente - è una ricchezza che non può essere vissuta come un fastidio. Quanto sta accadendo rende sempre più urgente la liberazione della Rai dai partiti e dai doppi interessi che vi si esprimono. Occorre rivolgere un appello alla politica, alla sua saggezza, perché trovi le strade utili e pervenire ad una riforma di assetti e regole condivise da tutti, partendo dai valori di libertà e pluralismo sanciti dalla Costituzione”. “Il presidente del Consiglio ha passato il segno: ora chiede senza pudore la cacciata di Biagi, Santoro e Luttazzi. E appena ieri aveva salutato le nomine Rai come garanzia del fatto che maggioranza e Governo saranno ora al riparo da critiche”. Lo sottolinea il segretario Usigrai, Roberto Natale. “I giornalisti Rai, invitati a trasformarsi in trombettieri - continua Natale -, sapranno rispondere con adeguate iniziative a questo attacco frontale contro l'autonomia dell'informazione. Temiamo invece che continui il devastante silenzio del presidente e del direttore generale della Rai: di fronte a questo insulto all'autonomia aziendale il loro mutismo è la conferma di una pesantissima subalternità, sulla quale chiediamo aprano gli occhi le istituzioni della Repubblica”.

@fnsisocial

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