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Fnsi 10 Dic 2003

Birmania: condanna a morte per 9 operatori dell’informazione, più di 20 giornalisti detenuti nel paese

Birmania: condanna a morte per 9 operatori dell’informazione, più di 20 giornalisti detenuti nel paese

Birmania: condanna a morte per 9 operatori dell’informazione, più di 20 giornalisti detenuti nel paese

Situazione esplosiva in Birmania. Secondo quanto riporta la “Democratic Voice of Burma”, il 28 novembre 9 persone – in prevalenza giornalisti e operatori dei media ma tra cui si trova anche un avvocato – sono state condannate a morte da un tribunale della Giunta militare che governa il paese, con l’accusa di tentato omicidio dei leaders della Giunta. La sentenza arriva ora in seguito agli arresti di massa dello scorso 17 luglio ad opera dei servizi segreti del governo. “I giornalisti e tutti coloro che operano per diffondere le informazioni, sotto un regime militare possono essere arrestati e condannati a morte in ogni momento. Non esiste una legge che ci tuteli davvero, non esiste il diritto nel nostro paese” ha commentato un giornalista della capitale Rangoon. Tra i condannati, anche Ko Zaw Thet Htway – direttore della rivista sportiva “First Eleven” – leader del Minbu Township’s Democratic Party for New Society (DPNS), prigioniero politico che è già stato detenuto nel carcere di Taungoo. Nel mese di giugno il “First Eleven” era già stato messo in guardia dai servizi segreti, in relazione alla pubblicazione di un articolo sulla sospetta scomparsa di una donazione di 40.000 dollari da parte di una organizzazione internazionale per favorire lo sviluppo delle società sportive birmane. Sono ad oggi più di 20 i giornalisti detenuti nel paese asiatico, tra cui U Win Tin direttore del noto Hantharwarry Newspaper Fonte: Informazione Senza Frontiere Traduzione: Sara Mannocci

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