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Il sottosegretario all'Editoria, Alberto Barachini (Foto: ImagoEconomica/Fnsi)
Vertenze 19 Dic 2025

Cessione Gedi, Barachini incontra la Fnsi. Costante: «Necessarie garanzie forti su occupazione e indipendenza delle testate»

Al tavolo, convocato in relazione alla ventilata vendita di asset editoriali del Gruppo, anche Ordine dei giornalisti, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom. Il sottosegretario all'Editoria ha fatto presenti le richieste già formulate ai vertici dell'azienda e assicurato un aggiornamento e un ascolto costanti. La segretaria generale: «Ribadite, ancora una volta, le preoccupazioni per il futuro dei 1300 dipendenti interessati».

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Informazione e all'editoria, Alberto Barachini, ha incontrato oggi, venerdì 19 dicembre 2025, i vertici della Federazione nazionale della Stampa italiana (Alessandra Costante), dell'Ordine nazionale dei giornalisti (Carlo Bartoli), della Slc Cgil (Giulia Guida), di Fistel Cisl (Paolo Gallo) e della Uilcom (Roberto Retrosi) in relazione alla ventilata vendita di asset editoriali del Gruppo Gedi.

L'esponente dell'esecutivo ha ascoltato sindacati e Ordine facendo loro presenti le richieste già formulate ai vertici del Gruppo in merito a tutela dell'occupazione, indipendenza editoriale e trasparenza su eventuali partecipazioni extraeuropee del veicolo societario interessato all'acquisto, così come la sua disponibilità a riferire in Parlamento. Barachini ha assicurato un aggiornamento e un ascolto costanti.

«Al confronto con il Die la Fnsi ha portato ancora una volta le preoccupazioni dei 1300 dipendenti per il futuro delle testate, fra cui la Repubblica e La Stampa, e per un'operazione di cessione che ancora oggi ha contorni poco trasparenti», rileva la segretaria generale Alessandra Costante.

«Le testate Gedi - prosegue - sono una galassia fortemente connessa sia dal punto di vista giornalistico e dell'informazione, sia da quello tecnico e infrastrutturale: la vendita al gruppo Antenna non garantisce la sopravvivenza complessiva del gruppo, ma lascia invece presagire che le testate cartacee, digitali e radiofoniche saranno spezzettate. Una prospettiva evidentemente debole dalla quale emerge la mancanza di un progetto industriale che comprenda tutto il gruppo».

Per Costante, «anche dal punto di vista della trasparenza, l'operazione con la società greca non lascia tranquilli. Tra l'altro - incalza la segretaria generale Fnsi - non si capisce ad esempio perché Gedi non abbia voluto valutare meglio l'offerta alla pari (140 milioni di euro) di Lmdv, considerandola estemporanea e senza basi, quando proprio in queste ore l'imprenditore veneto sta trattando l'acquisto di altre testate italiane. Al governo, e ringrazio il senatore Barachini per l'impegno, abbiamo ribadito la necessità di garanzie forti sul perimetro occupazionale e sulla libertà e l'indipendenza delle testate di cui Gedi si appresta a disfarsi con una rapidità sospetta dopo molti mesi di smentite sull'operazione in corso». (mf)

@fnsisocial

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