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Anger 2016, delegati al voto sulle mozioni
Internazionale 16 Giu 2016

Concentrazioni editoriali, l'appello di Fnsi e sindacati francesi alla Ifj per la tutela della qualità  dell'informazione

Il Congresso della Ifj da poco svoltosi ad Angers, in Francia, ha approvato su proposta di Fnsi e sindacati dei giornalisti francesi una mozione che impegna la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) ad attivarsi presso la Commissione europea e i governi nazionali per tenere desta l'attenzione sui processi di concentrazione aziendale nel mondo dei media, con particolare attenzione all'operazione Vivendi-Mediaset che ha portato all'acquisizione da parte del colosso francese del servizio Premium del Biscione.

Il Congresso della Ifj da poco svoltosi ad Angers, in Francia, ha approvato su proposta di Fnsi e sindacati dei giornalisti francesi una mozione che impegna la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) ad attivarsi presso la Commissione europea e i governi nazionali per tenere desta l’attenzione delle istituzioni continentali sui processi di concentrazione aziendale nel mondo dei media, con particolare attenzione all’operazione Vivendi-Mediaset che ha portato all’acquisizione da parte del colosso francese del servizio Premium  del Biscione.

«Rilevato – si legge nella mozione – che il fenomeno delle concentrazioni nel settore dei media è in continua crescita in tutto il mondo, con ripercussioni sul pluralismo dell’informazione e di conseguenza sulla qualità dell’informazione, e preso atto del fatto che il monopolio nella gestione dei media mainstream, in tutti i settori, è retto da potenti operatori internazionali e dal sistema finanziario, proprietari sia dei canali di diffusione che delle aziende che producono i contenuti», i sindacati italiano e francesi hanno evidenziato che la situazione di concentrazioni editoriali in Europa è un potenziale pericolo per la libertà dei giornalisti, con ripercussioni sulla qualità dell’informazione e di conseguenza con un danno al diritto dei cittadini ad essere correttamente informati.

Le politiche editoriali di questi grandi gruppi, incalzano Fnsi e sindacati francesi, «impattano sulla qualità e sui contenuti del lavoro dei giornalisti, che come dipendenti subiscono gli effetti di una contrazione della forza lavoro e della riduzione dei benefits».

In questo contesto, i sindacati francesi e il sindacato italiano dei giornalisti hanno pertanto richiamato l’attenzione del Congresso della Ifj sui recenti accordi stretti dal gruppo francese Vivendi e l’italiana Mediaset, con l’acquisizione da parte del magante Vincent Bolloré del canale televisivo a pagamento Mediaset Premium. «Questa operazione – scrivono – porta Bolloré a disporre di un impero mediatico nell’Europa del sud in grado di competere con il gruppo Sky. E, allo stesso tempo si sta lavorando ad un accordo teso a creare una piattaforma europea tra Francia, Spagna e Germania che possa competere con l’americana Netflix».

I sindacati italiano e francesi, che seguono con attenzione le potenziali conseguenze che questi accordi possono avere sulla qualità dell’informazione, la tenuta dell’occupazione e le condizioni di lavoro dei giornalisti, hanno quindi rivolto a Federazione internazionale (Ifj) e Federazione europea dei giornalisti un appello affinché «impegnino la Commissione europea e i governi nazionali ad indagare le pratiche di lavoro di questi gruppi a tutela dei diritti dei giornalisti a lavorare liberamente».

E, a tale scopo, il sindacato italiano e quelli francesi hanno infine proposto al Congresso la creazione di un gruppo di lavoro all’interno della Ifj che si occupi di recuperare e condividere con i sindacati nazionali informazioni sullo stato dell’arte del settore dei media in Europa, per meglio contrastare il crescente fenomeno del controllo dei media da parte di pochi operatori.

@fnsisocial

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