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Fnsi 08 Gen 2004

Ddl Gasparri: Fnsi, recepire merito e parole di Ciampi. Siddi: “Preoccupante la configurazione del Sic”. Natale: “Integrità del servizio pubblico”

Ddl Gasparri: Fnsi, recepire merito e parole di Ciampi. Siddi: “Preoccupante la configurazione del Sic”. Natale: “Integrità del servizio pubblico”

Ddl Gasparri: Fnsi, recepire merito e parole di Ciampi. Siddi: “Preoccupante la configurazione del Sic”. Natale: “Integrità del servizio pubblico”

Il Parlamento recepisca ''le indicazioni di merito e di principio del Capo dello Stato'' nel riesaminare il ddl Gasparri. E' l'invito della Fnsi ascoltata oggi dalle commissioni Cultura e Trasporti della Camera, con i rappresentanti dell'Usigrai e dei sindacati dei lavoratori della comunicazione. ''La Fnsi - è stato sottolineato - condivide totalmente le osservazioni del Presidente Ciampi'', e ritiene che il decreto salva-reti approvato dal consiglio dei ministri il 23 dicembre si configuri ''come una mera proroga dei termini anti-concentrativi fissati dalla Corte Costituzionale. Anzi, il decreto aggira le indicazioni e risulta ancora più generico e indeterminato, nelle scadenze e negli obiettivi posti all'Autorità per le Comunicazioni, della stessa legge Gasparri''. In particolare, sulla questione della verifica dell'avvio del sistema digitale da parte dell'Authority, ''tutto ciò - sottolinea la Fnsi - non solo non è oggi verificabile, ma difficilmente potrà essere verificato tra cinque mesi se non si danno indicazioni precise rispetto ai parametri rispetto ai quali l'esame potrà essere considerato positivo o meno''. Sul ''nodo più rilevante'' del provvedimento, cioè il Sic, il sindacato dei giornalisti ritiene che ''una legge che tenga conto delle indicazioni del Capo dello Stato non potrebbe che smantellare il concetto stesso di Sic riportando il limite delle concentrazioni alla dimensione reale di tetto antitrust di settore, oppure fissare altri limiti percentuali, ma che prevedano comunque la possibilità di limitare gli incroci proprietario ai quali la Fnsi non è mai stata contraria''. Sulla questione della pubblicità, la Federazione afferma ''il principio che tutti i media siano posti nelle condizioni di competere alla pari'' e quindi sostiene ''i diritti della carta stampata a disporre di risorse che non le siano sottratte in prevalenza dalle televisioni''. Infine, il sindacato, d'intesa con l'Usigrai, riafferma la necessità di una ''radicale modifica delle norme relative ai criteri di nomina del consiglio di amministrazione della Rai e alle ipotesi avventate di privatizzazione oppure di alienazione di parte del patrimonio di credibilità della stessa azienda''. (ANSA). "La configurazione del Sic può consentire, a chi ne detenga il 20% di disporre di una tale concentrazione di media da dar luogo, per dirla con le parole di Ciampi, alla formazione di posizioni dominanti. Una legge che tenga conto delle indicazioni del Capo dello Stato non potrebbe che smantellare il concetto stesso di Sic riportando il limite delle concentrazioni alla dimensione di 'tetto' antitrust di settore". Lo ha sostenuto il presidente della FNSI Franco Siddi nella audizione in Commissione Trasporti e Cultura a proposito delle modifiche da apportare alla Legge Gasparri. (AGI) E il segretario dell'Usigrai Roberto Natale, da parte sua ha insistito sulla necessità di evitare che a partire dal " primo gennaio del 2006 possano essere poste sul mercato reti radiofoniche e televisive o parti di azienda. Va quindi raccolto l'appello del presidente Ciampi che nel messaggio alle Camere del luglio 2002 aveva riaffermato la necessità di mantenere integra la centralità del servizio pubblico". (AGI)

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