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Fnsi 13 Gen 2004

Ddl Gasparri in Commissione. Cgil-Cisl-Uil: “Estendere il confronto anche al servizio pubblico e alle clausole sociali sul lavoro”. Usigrai: “Ha ragione Petruccioli, è giusto riesaminare anche la parte sulla Rai”

Ddl Gasparri in Commissione. Cgil-Cisl-Uil: “Estendere il confronto anche al servizio pubblico e alle clausole sociali sul lavoro”. Usigrai: “Ha ragione Petruccioli, è giusto riesaminare anche la parte sulla Rai”

Ddl Gasparri in Commissione. Cgil-Cisl-Uil: “Estendere il confronto anche al servizio pubblico e alle clausole sociali sul lavoro”. Usigrai: “Ha ragione Petruccioli, è giusto riesaminare anche la parte sulla Rai”

Un appello perché il riesame della legge Gasparri, in aula, ''comprenda anche il confronto e la discussione sul servizio pubblico Rai e il tema delle clausole sociali relative al lavoro''. A lanciarlo sono i sindacati confederali di categoria, che hanno scritto un telegramma alle presidenze delle commissioni cultura e trasporti della Camera. ''Appreso che l'Ufficio di Presidenza delle Commissioni avrebbe deciso di limitare il riesame della proposta di Legge Gasparri esclusivamente ai punti di merito presenti nel messaggio del Presidente della Repubblica - scrivono Fulvio Fammoni della Slc Cgil, Fulvio Giacomassi della Fistel Cisl e Bruno di Cola della Uilcom Uil - chiediamo, così come già fatto nella audizione parlamentare del 7 gennaio, che la discussione e il confronto riguardi anche il servizio pubblico Rai e il tema delle clausole sociali relative al lavoro''. (ANSA) Comunicato dell'Usigrai: "Ha pienamente ragione il Presidente della Commissione di Vigilanza: le Camere sprecherebbero un’occasione importantissima se dal riesame della legge Gasparri scegliessero di escludere gli articoli riguardanti la Rai. I criteri di nomina del vertice previsti dalla Gasparri aggravano infatti la dipendenza dell’azienda dal governo di turno, assegnando al Ministro dell’Economia la nomina dei consiglieri decisivi per fare maggioranza nel CdA. Il sindacato dei giornalisti Rai torna a chiedere che i partiti facciano finalmente qualche passo indietro, dando alla Rai una maggiore autonomia. Ne guadagnerebbe lo stesso bipolarismo italiano, che ha bisogno di istituti di garanzia sottratti all’occupazione del potere e agli assalti quotidiani. La discussione dovrebbe inoltre rivedere anche l’articolo riguardante la privatizzazione della Rai. Nel silenzio quasi generale, la Gasparri ha previsto infatti che dal gennaio 2006 sia possibile mettere in vendita interi rami di azienda, cioè reti tv e radio. Sarebbe così possibile un radicale ridimensionamento del servizio pubblico, in netta contraddizione con quel “ruolo centrale” chiesto dal Presidente Ciampi nel messaggio alle Camere del luglio 2002".

@fnsisocial

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