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Associazioni 18 Set 2006

G8, l'Assostampa Ligure polemizza con Heidi Giuliani: "Le indagini sulla morte di Carlo Giuliani cominciarono grazie alle inchieste e alle testimonianze dei giornalisti"

L'Associazione Ligure dei giornalisti polemizza, con una nota, con Heidi Giuliani che in un dibattito sul G8 svoltosi alla Festa dell'Unità di Genova ha accusato i giornalisti di essere stati «silenti e non particolarmente agguerriti»

L'Associazione Ligure dei giornalisti polemizza, con una nota, con Heidi Giuliani che in un dibattito sul G8 svoltosi alla Festa dell'Unità di Genova ha accusato i giornalisti di essere stati «silenti e non particolarmente agguerriti»

«Il dolore e il rispetto per la richiesta della verità (una verità a tutto tondo e per tutti, per gli incidenti di piazza dei no global violenti e per gli abusi delle forze dell'ordine, sulla morte di Carlo Giuliani e sulle decine di pestaggi che resteranno senza colpevoli) - si legge in una nota dell' associazione - meritano sempre rispetto e hanno visto il sindacato dei giornalisti in prima fila dal luglio del 2001 sulle vicende del G8. Suona quindi come offensiva e figlia di una memoria corta, forse troppo condizionata da una pur comprensibile posizione di parte, l'analisi espressa da Heidi Giuliani nel corso del dibattito svoltosi alla festa de l'Unità sulle vicende del G8 e le accuse ai giornalisti «silenti e non particolarmente agguerriti». «Basterebbe ricordare - afferma il sindacato dei giornalisti liguri - che fu grazie alle inchieste e testimonianze anche giudiziarie di quattro giornalisti che iniziarono le indagini sui casi Diaz e Bolzaneto, sul lavoro di inchiesta di molti giornalisti free lance e dipendenti, che emersero foto, dati, testimonianze sugli incidenti di piazza e che contribuirono anche alle indagini sulla morte di Carlo Giuliani». «Ma il sindacato dei giornalisti (l'Fnsi e l'Associazione ligure dei giornalisti) - si legge nella nota - ha sempre chiesto e si sta battendo, dentro e fuori i processi, per cercare di ricostruire una verità anche scomoda sulle vicende del G8. Non ha fatto sconti a nessuno, si è costituito in giudizio contro i violenti che hanno calpestato la democrazia e i diritti, sia che avessero una divisa sia che avessero un vessillo di un qualsiasi gruppo da sventolare. E se molte domande sono rimaste sino a oggi senza risposta, non è perché i giornalisti non le hanno poste, ma perché proprio non ci sono state risposte, ma denunce tuttora pendenti per i cronisti che i fatti del G8 hanno cercato di investigare. La verità è cosa scomoda: noi ci auguriamo e siamo convinti che arriverà, ma non si fa un servizio alla verità affrontando i problemi solo con una visione di parte».

@fnsisocial

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