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Fnsi 09 Dic 2003

Giornalisti: il presidente dell'Ordine del Lazio-Molise boccia le critiche on-line anonime Tucci: "Troppe polemiche fra noi su siti non registrati Impossibile fare una smentita o presentare una querela"

Giornalisti: il presidente dell'Ordine del Lazio-Molise boccia le critiche on-line anonimeTucci: "Troppe polemichefra noi su siti non registratiImpossibile fare una smentitao presentare una querela"

Giornalisti: il presidente dell'Ordine del Lazio-Molise boccia le critiche on-line anonime
Tucci: "Troppe polemiche
fra noi su siti non registrati
Impossibile fare una smentita
o presentare una querela"

''Viviamo un periodo di grandi polemiche, di paradossali veti incrociati, di ripetuti scontri al veleno con trasversalismi politici di cui, forse, non ricordiamo precedenti analoghi. Ecco perchi chi opera nell'informazione, noi giornalisti insomma, dobbiamo evitare di imitare il Palazzo facendo tutti, all'occorrenza, un passo indietro''. A chiederlo e' il presidente dell'0rdine dei Giornalisti del Lazio e del Molise, Bruno Tucci, a proposito della mole di interventi, su redazioni e singoli esponenti della categoria, che 'invade' i siti dedicati al settore, spesso neanche registrati. ''Accade spesso -spiega Tucci- che tra colleghi che la pensano in maniera diversa sulle materie piu' disparate inizi uno scontro verbale, che e' poi scritto e che sarebbe meglio dribblare. Proprio perche' essendo 'super partes', dovendo cioe' informare, il giornalista dovrebbe essere lontano da qualsiasi diatriba di carattere personale. E invece, talvolta, succede il contrario: ecco la ragione per la quale l'Ordine di Roma vuole lanciare questo invito, quasi un accorato appello ai colleghi. Tutti, indistintamente''. Il presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio e del Molise lamenta che ''sempre piu' spesso, quando non si ha una vetrina su cui appoggiarsi per esternare le proprie dichiarazioni al vetriolo, ci si affida a iniziative 'editoriali' che non hanno la necessaria e obbligatoria registrazione in tribunale. Motivo per cui, in caso di smentita o di querela, non si ha nessuna possibilita' di stanare il responsabile o i responsabili''. A questo proposito, Tucci ricorda che all'articolo 2 della legge professionale, nell'ultimo capoverso, e' scritto che 'i giornalisti sono tenuti a promuovere lo spirito di collaborazione fra colleghi...'. Nessun dubbio, quindi, sul dettato del legislatore. A questa legge dobbiamo attenerci: e', insomma, indispensabile essere i primi a dare il buon esempio''. Per Tucci, ''ne va della nostra credibilita' e della nostra lealta' professionale. Non solo nei confronti dell'opinione pubblica, ma anche di chi, svolgendo il nostro stesso lavoro, la pensa in maniera opposta. Criticare e' sacrosanto, inveire e' certamente sbagliato. Da qualsiasi punto di vista lo si consideri. In specie -sottolinea ancora Tucci- se chi ti ha 'crocifisso' e' un anonimo, contro il quale non si puo' nulla''. (Adnkronos)

@fnsisocial

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