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Giornalisti minacciati e aggrediti a Pisa
Minacce 31 Ago 2016

Giornalisti minacciati e aggrediti a Pisa, la solidarietà  di Assostampa e Ussi Toscana

Piena solidarietà  di Associazione Stampa Toscana e Gruppo Giornalisti Sportivi della Toscana (Ussi) ai giornalisti della Rai e di TeleGranducato minacciati e aggrediti giovedì scorso, 25 agosto, da un gruppo di sedicenti tifosi al campo di allenamento del Pisa a San Piero a Grado. Protesta anche il Cdr della redazione TgR Rai di Firenze, che ha denunciato l'accaduto condannando il grave episodio.

Condividendo la nota di denuncia del Cdr della redazione TgR Rai di Firenze, Associazione Stampa Toscana e Gruppo Giornalisti Sportivi della Toscana (Ussi) dichiarano la loro «piena solidarietà ai colleghi della Rai e di TeleGranducato» minacciati e aggrediti giovedì scorso, 25 agosto, da un gruppo di sedicenti tifosi al campo di allenamento del Pisa a San Piero a Grado.

Nello stigmatizzare l’accaduto, Assostampa e Ussi Toscana annunciano «la totale adesione a qualsiasi iniziativa, anche di carattere legale che la Rai, TeleGranducato e/o i colleghi interessati vogliano intraprendere» e, contemporaneamente, chiamano in causa Federcalcio e Lega affinché «prendano eventuali provvedimenti di loro spettanza in casi di questo genere».

A denunciare l’accaduto era stato, subito dopo i fatti, il Cdr della redazione TgR Rai di Firenze che, proclamando la propria «ferma e formale protesta per il grave episodio», ha reso noto che una troupe composta dal giornalista Robert Lee e dall’operatore in appalto Ignazio Cardillo, che si trovava sul posto insieme a due colleghi di TeleGranducato per seguire il difficile momento e la crisi societaria del Pisa Calcio, è stata minacciata e insultata da un gruppo di sedicenti tifosi (cosa peraltro già avvenuta nei giorni precedenti).

«Questa volta – spiega la nota del Cdr –, dopo le ingiurie e le minacce rivolte a Robert Lee, i facinorosi sono passati alle vie di fatto colpendo fisicamente Cardillo, così come il suo collega di TeleGranducato, impedendo in più a entrambi di girare tra spintoni, schiaffoni e strattoni. Alla fine la nostra troupe si è dovuta allontanare, senza poter portare a termine il lavoro, per evitare conseguenze peggiori».

Il Cdr ha poi avvertito dei fatti i responsabili delle relazioni stampa del Pisa Calcio e del Comune di Pisa e denunciato, oltre che la violenza dei presunti tifosi, «anche l’ennesimo stop al diritto e alla libertà di informazione».

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