CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 22 Lug 2002

Il giudice accoglie il ricorso di Autonomia campana contro la proroga dell'Associazione stampa nel luglio 2000

Il giudice accoglie il ricorso di Autonomia campana contro la proroga dell'Associazione stampa nel luglio 2000

Il giudice accoglie il ricorso di Autonomia campana contro la proroga dell'Associazione stampa nel luglio 2000

La segreteria campana di Autonomia e Solidarietà Patrizia Capua, Antonio Fiore e Vincenzo Palmesano), giudica di estrema importanza la sentenza emessa dal tribunale di Napoli, VII sezione civile, giudice Magda Cristiano, che ha annullato la delibera approvata dall'assemblea dell'Associazione napoletana della stampa del luglio 2000, con la quale veniva prorogato da due a tre anni il mandato degli organismi associativi. Il giudice ha anche condannato l'Assostampa al pagamento delle spese legali, liquidate in oltre 4.200 euro. La sentenza chiude una vicenda che ha preso avvio nel giugno 2000, quando scaduto il mandato biennale del sindacato, sette giornalisti con incarichi negli organismi di categoria e nelle componenti sindacali -Patrizia Capua, Domenico Ferrara, Antonio Fiore, Ottavio Lucarelli, Franco Mancusi, Vincenzo Palmesano e Carlo Verna - hanno presentato una diffida stragiudiziale per ottenere dal presidente dell'Assostampa la convocazione di nuove elezioni. A fronte di ciò, il 10 luglio 2000, nel corso dell'assemblea indetta per l'approvazione del bilancio, viene approvata a maggioranza dai pochissimi giornalisti presenti, la delibera che proroga il mandato da due a tre anni. Da qui il ricorso presentato nell'autunno del 2000 al Tribunale di Napoli, da sette giornalisti assistiti dagli avvocati Giuseppe Marziale e Roberto Fabbri. Il ricorso oggi ha avuto pieno accoglimento da parte del giudice. La decisione del giudice Cristiano è particolarmente importante perché era dal lontano 1985 che il mandato biennale del direttivo dell'Assostampa veniva sistematicamente disatteso con proroghe da due a tre, e anche a quattro anni, del tutto arbitrarie e illegittime. La sentenza è per tutti i giornalisti napoletani la garanzia che dagli organismi che governano la categoria in Campania, si può ottenere, anzi esigere la certezza delle regole e il pieno rispetto della legalità.

@fnsisocial

Articoli correlati