CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Associazioni 05 Mar 2007

Il precariato in Umbria in un libro dell'Asu

In Umbria ci sono diverse decine di giornalisti pubblicisti collaboratori di varie testate "che vivono una situazione estremamente difficile". A rilevarlo è l'Asu, il sindacato di categoria, che ha realizzato su questo tema il libro "Fantasmi in redazione, il precariato nel giornalismo umbro".

In Umbria ci sono diverse decine di giornalisti pubblicisti collaboratori di varie testate "che vivono una situazione estremamente difficile". A rilevarlo è l'Asu, il sindacato di categoria, che ha realizzato su questo tema il libro "Fantasmi in redazione, il precariato nel giornalismo umbro".

Il volume è stato presentato stamani a Perugia nel corso di un'iniziativa a palazzo Cesaroni promossa dall'Associazione stampa umbra. All'incontro hanno partecipato anche il presidente della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi e il responsabile delle relazioni esterne della Fnsi Renzo Santelli che ha illustrato il "Libro bianco sul lavoro nero" che propone "storie di violazioni e soprusi nel mondo dell'informazione". A parlare di "Fantasmi in redazione" è stato il curatore Alvaro Fiorucci, presidente dell'Asu. "La pubblicazione - ha spiegato - vuole fornire la chiave per interpretare cosa succede in Umbria". Fiorucci ha ricordato che all'Ordine dei giornalisti dell'Umbria sono iscritti 222 professionisti e 24 praticanti. Con loro 873 pubblicisti, "solo" 273 dei quali - è stato detto - fanno parte dell'Inpgi 2, l'istituto di previdenza loro riservato. "Si tratta - ha sostenuto Fiorucci - di 500 'fantasmi' che scompaiono, una fetta sempre più crescente si aggira nelle redazioni. In questo libro abbiamo provato a raccontare le loro storie". Santelli ha poi sottolineato che il precariato "rappresenta da anni la piaga di questa professione". "Il sindacato ritiene - ha aggiunto - che a fare i giornalisti in Italia siano circa in 30 mila ma i contrattualizzati sono solo 12 mila e 500. Questo vuol dire che i due terzi di chi fa informazione è privo di diritti. Per Siddi, la questione del precariato "ha un ruolo centrale" nella vertenza in corso per il rinnovo del contratto. "Gli editori - ha aggiunto - rifiutano il negoziato perché non vogliono parlare proprio di questo argomento. Il precariato nell'informazione fa male alla sua qualita' e alla sua liberta'. Più precari - ha concluso Siddi - uguale informazione più magra, più debole e più soggetta a pressioni di qualsiasi tipo". (ANSA) Il capogruppo dell'Udc nel Consiglio regionale dell'Umbria Enrico Sebastiani ha annunciato che scriverà ai vertici del suo partito, Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa, affinché sollecitano la ripresa del confronto sul contratto dei giornalisti. Sebastiani oggi ha partecipato a un incontro promosso dall'Asu, presente anche il presidente nazionale della Fnsi Franco Siddi. "Sono oltre due anni - ha detto il capogruppo dell'Udc - che i giornalisti italiani sono impegnati in prima linea per la riaffermazione di un diritto quale il rinnovo del contratto collettivo di lavoro. È ora che la Fnsi e la Fieg riaprano le trattative, si siedano attorno a un tavolo e procedano alla soluzione di una vertenza che riguarda la tutela e la dignità di migliaia di lavoratori in un settore delicato come quello dell'informazione". Nel corso dell'incontro con il presidente della Fnsi sono stati presentati i volumi sul precariato "Libro bianco del lavoro nero", curato da Renzo Santelli, e "Fantasmi in redazione", realizzato dall'Asu. A tal proposito Sebastiani fa sapere di appoggiare l'iniziativa perché condivide "l'idea di denunciare le storie di violazioni e soprusi che si verificano nel mondo dell'informazione". (ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati