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Un momento della manifestazione organizzata in Fnsi dalla Fondazione Murialdi
Un momento della manifestazione organizzata in Fnsi dalla Fondazione Murialdi
Fondazione Murialdi 15 Giu 2022

Iniziata in Fnsi la tre giorni di studi dedicata a Paolo Murialdi. Primo focus su 'L'antisemitismo di carta'

Presentati durante l'iniziativa organizzata dalla Fondazione in sala Tobagi anche il progetto curato dal professor Enrico Serventi Longhi e il video di Sabrina Benussi "Giornalisti e leggi razziali". Giulietti: «Tutti gli enti della categoria si schierino compatti contro la precarizzazione dell'articolo 21 della Costituzione».

Si è tenuta mercoledì 15 giugno 2022 la prima delle tre giornate di studi dedicate a Paolo Murialdi e organizzate dalla Fondazione che ne porta il nome nella sede della Fnsi in occasione dell'anniversario della morte del giornalista che del sindacato è stato presidente dal 1974 al 1981.

Introdotti da Giancarlo Tartaglia, che ha illustrato le attività della Fondazione Murialdi, i lavori sono proseguiti approfondendo i temi dell'impegno etico e professionale, tra storia e giornalismo, di Paolo Murialdi e i progetti, tra storia e presente dei media e del giornalismo, che la Fondazione porta avanti insieme con gli organismi della categoria e con il mondo accademico.

Di particolare interesse la presentazione del progetto "L'antisemitismo di carta. La persecuzione fascista dei giornalisti ebrei", a cura del professor Enrico Serventi Longhi, cui hanno preso parte anche Paola Spadari, segretaria del Consiglio nazionale dell'Ordine giornalisti; Cristiano Degano, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e Guido D'Ubaldo, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio.

A seguire la proiezione del video di Sabrina Benussi "Ultime Notizie. Giornalisti e leggi razziali", sempre sul tema dei giornalisti ebrei radiati dall'Albo durante il fascismo.

«Ritengo di grande interesse questa iniziativa come tutta l'attività della Fondazione Murialdi», ha rilevato il presidente Fnsi, Giuseppe Giulietti, intervenuto portando anche il saluto del segretario generale Raffaele Lorusso. «Come Paolo Murialdi, anche io sono convinto che la professione giornalistica sia legata indissolubilmente ai valori della Costituzione e della libertà», ha aggiunto ricordando poi Luciano Ceschia, Piero Agostini e Miriam Mafai.

Da qui l'appello del presidente Fnsi «a tutti gli enti della categoria a schierarsi uniti contro la precarizzazione dell'articolo 21 della Costituzione. In Italia – ha incalzato – la libertà di stampa è sotto attacco: conflitto di interessi, mancata riforma della Rai, querele bavaglio, assenza dell'equo compenso e ora le nuove norme sulla presunzione di innocenza contribuiscono a creare quel clima per cui il nostro Paese è scivolato così in basso nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa. Oggi serve una grande riforma di sistema come quella del 1981 alla cui realizzazione contribuì anche Paolo Murialdi. Occorre dar vita a un grande movimento di pensiero cui chiamare a partecipare le migliori menti del giornalismo, dell'università e non solo, che hanno a cuore la Costituzione».

Prima della presentazione della ricerca di Serventi Longhi, Giulietti ha infine espresso l'auspicio che tutti gli Ordini regionali possano seguire l'esempio di quanto fatto a Trieste e Roma e attivarsi per restituire simbolicamente ai familiari dei giornalisti ebrei radiati dal fascismo la tessera professionale.

@fnsisocial

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