Iraq: agguato a giornalisti portoghesi, liberato il reporter della stazione radio Tsf

Iraq: agguato a giornalisti
portoghesi, liberato il reporter
della stazione radio Tsf

Cala la tensione per i giornalisti portoghesi vittime dell’agguato dei giorni scorsi in Iraq. La mattina del 14 novembre un gruppo di uomini iracheni non identificati, armati di Kalashnikov, ha assalito un convoglio di tre jeep che trasportavano un numero imprecisato, tra sei e nove, di giornalisti portoghesi in viaggio dal confine con il Kuwait verso la città di Bassora nel sud dell’Iraq. Nel momento in cui una delle jeep ha rifiutato di fermarsi, gli aggressori hanno aperto il fuoco ferendo ad una gamba Maria Joao Ruela, reporter del canale televisivo Sociedade Independente de Comunicaçao (SIC). Secondo quanto la stessa giornalista dopo l’incidente è riuscita a riferire a Martim Cabral, direttore della SIC, gli assalitori hanno costretto lei, il cameraman Rui do O e Carlos Raleiras, reporter della stazione radio TSF, ad uscire fuori dal veicolo, mentre le altre due jeep del convoglio sono riuscite a fuggire verso Bassora. Gli aggressori hanno rapito e trasportato su una loro auto Raleiras, hanno abbandonato la giornalista ferita ed il cameraman sulla strada e si sono impossessati della loro jeep. Dopo alcune ore dei civili iracheni hanno soccorso le due giornaliste della SIC e le hanno condotte a Bassora, dove Ruela ha subito un intervento chirurgico presso l’ospedale militare britannico. Proprio in queste ore la giornalista sta rientrando in Portogallo. Ci sono più punti oscuri nella vicenda di Raleiras. Secondo quanto riportato dalla TSF le forze britanniche, in azione nelle ore successive al rapimento nella zona vicina all’agguato, si sarebbero messe in contatto con i rapitori che avrebbero chiesto un riscatto di circa 50.000 dollari per il rilascio del giornalista. Dopo quasi 33 ore di prigionia, la sera del 15 novembre Raleiras è stato rilasciato e abbandonato sulla strada alla frontiera con il Kuwait. Nelle ore successive, il giornalista è riuscito a contattare i soldati britannici e a raggiungere i colleghi a Bassora. Fonte: Informazione Senza Frontiere Traduzione: Sara Mannocci