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Un ricordo della giornalista Daphne Caruana Galizia
Internazionale 20 Nov 2019

Malta, arrestato il presunto mandante dell'omicidio di Daphne Caruana Galizia

Il businessman Yorgen Fenech, uno dei principali imprenditori dell'isola, è stato bloccato dalle forze armate maltesi mentre a bordo del suo yacht cercava di uscire dalle acque territoriali. È il titolare del fondo 17 Black, denunciato dalla reporter uccisa nel 2017. Fnsi: «Un successo per chi ha continuato a reclamare verità  e giustizia».

Poche ore dopo la promessa di grazia garantita dal premier maltese Joseph Muscat al presunto mediatore dell'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, è stato arrestato il businessman Yorgen Fenech, uno dei principali imprenditori di Malta. Era a bordo del suo yacht, intercettato e bloccato dalle forze armate maltesi (Afm) mentre cercava di uscire dalle acque territoriali. Lo riferisce il Times of Malta. Fenech è anche il titolare del fondo segreto 17 Black, denunciato dalla reporter.

Anche il figlio di Daphne Caruana Galizia, Matthew, ha confermato su Twitter l'arresto del controverso imprenditore, proprietario del maltese Tumas Group che ha sviluppato l'area della movida maltese col megaprogetto di Portomaso che comprende casinò, alberghi e un porto privato.

Tra i tanti affari, Fenech è proprietario della società che gestisce la centrale termoelettrica dell'isola, ma ha anche forti interessi nel gioco online. Questi ultimi sono risultati gestiti dalla 17 Black, che tra l'altro all'inizio dell'anno in Svezia è stata accusata di far parte di 'un vasto network criminale' e per questo la sua controllata L&L Europe Ltd è stata privata della licenza di gioco per i Paesi scandinavi.

Secondo fonti vicine alle indagini citate dal Times of Malta, il mandato di arresto è stato firmato da un magistrato su richiesta del team che indaga sull'assassinio di Daphne Caruana Galizia «di gran fretta, in relazione al tentativo di fuga». Il primo ministro Joseph Muscat ha definito l'arrestato come «una persona di interesse» per le indagini, ma non ha ancora voluto confermare che l'arresto sia avvenuto in quanto sospetto mandante dell'omicidio della reporter assassinata il 16 ottobre 2017 con un'autobomba.

«L'arresto del possibile mandante dell'assassinio di Daphne Caruana Galizia rappresenta un successo per chi, nel mondo, ha continuato a reclamare verità e giustizia per la giornalista maltese. Ora più che mai, tuttavia, occorre continuare a dare voce ai suoi familiari, agli amici, a chi continua a indagare per 'illuminare' ogni oscurità e per svelare gli intrecci tra politica e affari e i paradisi fiscali, tanto ambiti anche dalla mafia di casa nostra», è il commento di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.

La Federazione nazionale della Stampa italiana chiederà a Corinne Vella, sorella di Daphne, ai suoi figli, a Emanuel Delia e a Caroline Muscat di venire in Italia per promuovere una iniziativa tesa a rafforzare la scorta mediatica e la collaborazione tra la Fnsi e chi non si è mai rassegnato a lasciare campo libero a bugie, omissioni, collusioni.

@fnsisocial

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