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La chiesa di Sant'Angelo a Nilo, nel centro storico di Napoli (Foto: sindacatogiornalisti.it)
Minacce 26 Mag 2020

Napoli, altri due giornalisti minacciati. Fnsi e Sugc: «Chiederemo un incontro al ministero dell'Interno»

Emanuela Vernetti, dell'Aria che tira, stava documentando la situazione della movida ed è stata costretta, a più riprese, ad allontanarsi dai luoghi dove stava intervistando delle persone. Nino Pannella, del Roma, è stato raggiunto fin sotto casa da un pregiudicato citato in un suo articolo, che gli ha intimato in malo modo di non scrivere più di lui. «È evidente che vanno trovate soluzioni», commenta il sindacato.

Il Sindacato dei giornalisti esprime solidarietà ai colleghi Emanuela Vernetti e Nino Pannella, minacciati nella stessa giornata in due diverse situazioni. «La collega dell'Aria che tira – spiegano Fnsi e Sugc – stava documentando la situazione della movida nei vicoli del centro storico lunedì sera e, a più riprese, è stata costretta ad allontanarsi dai luoghi dove stava intervistando delle persone. Prima nei pressi di piazzetta Nilo (dove era stato minacciato il fotoreporter del Mattino Sergio Siano), dove le hanno anche intimato di cancellare le immagini, e poi in via San Sebastiano dove è stata minacciata da un gruppo di giovani e, addirittura, inseguita da uno di questi. Tanto che ha dovuto cercare protezione presso una camionetta dell'Esercito che si trovava nella vicina piazza Bellini».

Nino Pannella, aggiunge il sindacato, «invece è stato raggiunto fin sotto casa da un pregiudicato citato in un suo articolo pubblicato sul Roma, che gli ha intimato in malo modo di non scrivere più di lui. L'episodio è stato denunciato alla Procura che ha acquisito anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Sono episodi che evidenziano come i giornalisti stiano diventando sempre più bersaglio. Per l'emergenza Covid-19 sono ben 5 gli episodi di minacce in pochi giorni che hanno coinvolto professionisti di lungo corso. È evidente – concludono Fnsi e Sugc – che vanno trovate soluzioni. Scriveremo all'Osservatorio sui cronisti minacciati del ministero dell'Interno per chiedere un incontro sull'emergenza».

@fnsisocial

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