Natale (Usigrai): “Il governo Berlusconi è tenuto a garantire che non ci può essere vendita di reti della Rai”

Natale (Usigrai): “Il governo Berlusconi è tenuto a garantire che non ci può essere vendita di reti della Rai”

L’ingresso in Rai di capitali privati non può avvenire sulla base di annunci ad effetto. I compiti e i doveri del servizio pubblico ed il rapporto della Rai con il mercato sono un grande tema nazionale, che richiede una discussione pubblica e trasparente, che coinvolga le forze politiche e sociali, le rappresentanze dei cittadini che pagano il canone e le organizzazioni sindacali. Fin qui, invece, abbiamo assistito ad una bene orchestrata campagna di stampa (sostenuta dai quotidiani più interessati alla privatizzazione), alla quale il governo dà ora soddisfazione. Chi lavora alla Rai ha smesso da tempo di demonizzare il rapporto con il mercato e ragiona anche sull’apporto che dai capitali privati può arrivare. L’azionariato può essere una prospettiva che interessa anche molti dipendenti. Ma non è accettabile che questo passaggio delicatissimo avvenga senza chiarire che la Rai non potrà essere ridimensionata: tanto più perché guidato dal competitore privato, il governo Berlusconi è tenuto a garantire che non ci può essere vendita di reti della Rai. Così pure è indispensabile stabilire prima come la Rai possa continuare a svolgere quel ruolo centrale di servizio pubblico che in tutta Europa ogni Stato salvaguarda, e che il Presidente della Repubblica ha costantemente richiamato. Un ruolo per il quale continua ad essere essenziale una maggiore autonomia dalla politica, ed in particolare dal governo di turno: anche al mercato – se è un mercato sano – non può piacere una azienda al guinzaglio.