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Unione Europea 18 Feb 2014

Radio Eco di Mosca: licenziato lo storico direttore generale

Licenziato lo storico direttore generale dell'emittente liberale russa Radio Eco di Mosca, Yuri Fedutinov. Al suo posto, l'azionista di maggioranza Gazprom Media ha nominato Ekaterina Pavlova, già ai vertici dell'emittente pubblica Voce della Russia. Fedutinov era in carica da dodici anni: insieme a Sergei Buntman, Sergei Korzum e Alexei Venediktov aveva fondato l'emittente in onda dal 22 agosto del 1990.

Licenziato lo storico direttore generale dell'emittente liberale russa Radio Eco di Mosca, Yuri Fedutinov. Al suo posto, l'azionista di maggioranza Gazprom Media ha nominato Ekaterina Pavlova, già ai vertici dell'emittente pubblica Voce della Russia. Fedutinov era in carica da dodici anni: insieme a Sergei Buntman, Sergei Korzum e Alexei Venediktov aveva fondato l'emittente in onda dal 22 agosto del 1990.

È stata Gazprom Media, la società che detiene il 66 per cento delle quote della radio, ad annunciare l'avvicendamento deciso in un incontro degli azionisti. ''Noi azionisti di minoranza abbiamo chiestole ragioni dell'allontanamento dall'incarico di Fedutinov. Ma non ci è stata offerta nessuna spiegazione quando abbiamo il diritto di chiederne una'', ha denunciato Alexandr Berezin, l'avvocato che rappresenta i giornalisti dell'emittente, a cui fa capo il rimanente 34 per cento. Nel consiglio di amministrazione è stato reinserito il direttore Venediktov, unico rappresentante della redazione nel consiglio ridotto da nove a cinque persone, che era stato costretto a lasciare l'incarico nel marzo del 2012. Venediktov, fino a ora garantedell'indipendenza editoriale dell'emittente, ha denunciato le dimissioni di Fedutinov come ''ingiuste e disoneste e totalmente politiche''.
Fedutinov ha inquadrato il suo licenziamento nella ristrutturazione avviata da Gazprom Media dopo l'acquisizione lo scorso anno della Profmedia (Mtv Russia e Tv3, fra le altre testate) del miliardario Vladimir Potanin e la nomina alla guida della sussidiaria della holding dell'impero del gas, lo scorso ottobre, dell'ex consigliere del Cremlino Mikhail Lesin, architetto dell'acquisizione di Ntv nel 2001.
In ogni caso, il cambio ai vertici dell'emittente segue la ristrutturazione in corso all'agenzia Ria Novosti, assorbita nella nuova organizzazione Rossiya Segodnya, insieme a Voce della Russia, alla cui direzione è stato nominato il controverso anchorman vicino al Cremlino Dmitry Kiselyov, (a cui è stato conferito, viene annunciato oggi, l'Ordine al merito per la Patria da parte di Putin).
Recenti le notizie anche dell'oscuramento del canale televisivo indipendente Dozhd Tv, in seguito alla disdetta dei contratti delle principali piattaforme satellitari e via cavo dopo la trasmissione sulla legittimità dell'assedio di Leningrado, e della discussione avviata alla Duma della messa in stato di accusa della radio, per apologia del nazismo. I deputati criticavano un commento pubblicato sul sito, a firma dello scrittore dichiaratamente anti Putin Viktor Shenderovic, in cui si paragonava l'uso propagandistico dell'oro dellapattinatrice 15enne Yulia Lipnitskaya a Sochi alla risposta alla vittoria di un tedesco nel lancio del peso a Berlino del '36.
Proprio ieri, l'Unione dei giornalisti russi aveva denunciato ''estrema preoccupazione'' per i ''continui attacchi ai media indipendenti'' basati su ''norme morali estremamente vaghe accompagnate da campagne di discredito organizzate in linea con le peggiori ricette della propaganda''. ''I recenti attacchi contro Dozhd ed Eco di Mosca non sono altro che lo sviluppo di una campagna politica'', si denuncia. (MOSCA, 18 FEBBRAIO - ADNKRONOS)

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