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Usigrai 10 Gen 2007

Riforma Gentiloni, Usigrai: “Un'idea condivisibile in un contesto barocco"

Roma, 9 gennaio - ''Un'architettura barocca e in alcuni punti contraddittoria, per traguardi dichiarati assolutamente condivisibili e da sempre patrimonio del nostro sindacato quali la centralità del servizio pubblico, l'autonomia dalla politica, la qualità dell'offerta, il pluralismo e l'investimento per l'innovazione''.

Roma, 9 gennaio - ''Un'architettura barocca e in alcuni punti contraddittoria, per traguardi dichiarati assolutamente condivisibili e da sempre patrimonio del nostro sindacato quali la centralità del servizio pubblico, l'autonomia dalla politica, la qualità dell'offerta, il pluralismo e l'investimento per l'innovazione''.

L'Usigrai, pur ''senza sottovalutare gli aspetti positivi'', guarda con ''perplessità e preoccupazione ad alcuni punti delle linee guida illustrate dal ministro Gentiloni per un disegno di legge di riforma della Rai''. Si chiede il sindacato dei giornalisti Rai: ''Come farà, ad esempio, la Rai a differenziarsi come servizio pubblico dalle tv commerciali, se dovrà far vivere una delle sue reti proprio con l'esclusivo finanziamento della pubblicità? Non è questa l'anticamera della privatizzazione di una rete e del ridimensionamento del servizio pubblico? E la Rai si può rilanciare e, soprattutto, può svolgere un ruolo guida nell'innovazione tecnologica e multimediale, facendo uno spezzatino di società con organismi di gestione distinti, anche se nominati da un'unica fondazione?''. E ancora: ''Come può la fondazione, secondo l'ipotesi primaria del ministro, garantire alla Rai una maggiore indipendenza dai partiti, se i suoi componenti sono di stretta nomina politica? Di questo e di altro, l'Usigrai -conclude la nota- vuole parlare con il ministro in una delle consultazioni che, con metodo apprezzabile, ha detto di voler intraprendere''. (ADNKRONOS)

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