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Giornalisti 29 Apr 2013

Rossi: sconcertante intervista al figlio undicenne Ignorata la tutela dei minori. Lo scoop è una cosa seria

"Veramente sconcertante l'intervista, apparsa su varie testate, del figlio undicenne dell'attentatore di Palazzo Chigi, Luigi Preiti. Non solo appare del tutto ignorato il codice deontologico, contenuto nella Carta di Treviso, a tutela dei minori, siglato, oramai diversi anni fa, da Ordine dei giornalisti, Federazione della Stampa e Telefono Azzurro, ma appare assolutamente incomprensibile come una tale intervista possa avere stimolato l'attenzione di chi dovrebbe fare informazione in maniera corretta, rispettando, tra l'altro, le regole condivise della professione. Lo scoop è una cosa seria. Bene stanno facendo alcuni Ordini regionali ad aprire procedimenti disciplinari".

"Veramente sconcertante l'intervista, apparsa su varie testate, del figlio undicenne dell'attentatore di Palazzo Chigi, Luigi Preiti. Non solo appare del tutto ignorato il codice deontologico, contenuto nella Carta di Treviso, a tutela dei minori, siglato, oramai diversi anni fa, da Ordine dei giornalisti, Federazione della Stampa e Telefono Azzurro, ma appare assolutamente incomprensibile come una tale intervista possa avere stimolato l'attenzione di chi dovrebbe fare informazione in maniera corretta, rispettando, tra l'altro, le regole condivise della professione. Lo scoop è una cosa seria. Bene stanno facendo alcuni Ordini regionali ad aprire procedimenti disciplinari".

"Veramente sconcertante l'intervista, apparsa su varie testate, del figlio undicenne dell'attentatore di Palazzo Chigi, Luigi Preiti. Non solo appare del tutto ignorato il codice deontologico, contenuto nella Carta di Treviso, a tutela dei minori, siglato, oramai diversi anni fa, da Ordine dei giornalisti, Federazione della Stampa e Telefono Azzurro, ma appare assolutamente incomprensibile come una tale intervista possa avere stimolato l'attenzione di chi dovrebbe fare informazione in maniera corretta, rispettando, tra l'altro, le regole condivise della professione. Lo scoop è una cosa seria. Bene stanno facendo alcuni Ordini regionali ad aprire procedimenti disciplinari".

INTERVISTA AL FIGLIO DELL’ATTENTATORE PREITI VIOLA CARTA DI TREVISO

"Intervistare il figlio di Luigi Preiti non è uno scoop, ma solo una palese e chiara violazione della Carta di Treviso". Lo afferma Bruno Tucci, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, che aggiunge in una nota: "A parte il fatto che non so che cosa possa dire di così importante un bambino di 11 anni sulla tragica vicenda che ha visto protagonista il padre; ci sono regole ben precise che ogni giornalista deve ricordare quando si accinge a scrivere un articolo o ad intervistare una persona".
"È una legge di autoregolamentazione che noi stessi ci siamo dati per proteggere i minori - ricorda Tucci -. Violarla è doppiamente grave visto che l'abbiamo voluta e ne difendiamo con forza la paternità. Non dimentichiamolo mai - conclude - anche se dobbiamo rinunciare ad una esclusiva (che nel caso specifico non c'era assolutamente)". (ROMA, 29 APRILE - ADNKRONOS)

SPARATORIA P.CHIGI: GARANTE INFANZIA, INTERVISTA FIGLIO PREITI INACCETTABILE
SPADAFORA, DA CERTA STAMPA GRAVE STRUMENTALIZZAZIONE MINORENNE

"È inaccettabile il comportamento di certa stampa che in preda a una irresistibile ricerca di spettacolarizzazione della notizia rischia di strumentalizzare il ruolo di un minorenne in una vicenda drammatica come quella della sparatoria di ieri davanti Palazzo Chigi". È quanto ha dichiarato Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, in merito all'intervista al figlio di Luigi Preiti.
''I mezzi di informazione hanno una grande responsabilità nei confronti dei bambini e degli adolescenti coinvolti in fatti di cronaca - sostiene - e devono pertanto garantire loro una particolare tutela non solo in termini di privacy ma anche e soprattutto di rispetto della loro sensibilità in momenti come questi. Una tutela da anteporre sempre e comunque al dovere di informazione, tanto più se - come in questo caso - la notizia non esiste. Non sono certamente queste le forme di ascolto che ci interessano" ha concluso il Garante. (ROMA, 29 APRILE - ADNKRONOS)

SPARATORIA P. CHIGI: IACOPINO SU INTERVISTA A FIGLIO PREITI, SI RISPETTI CARTA TREVISO
RICERCA SENSAZIONALISMO NON È FARE INFORMAZIONE

''È informazione registrare che un ragazzo vuole bene al padre? Francamente credo di no. C'è bisogno di recuperare umanità e di consentire ad un giovane di 12 anni, terza vittima dell'agguato davanti a palazzo Chigi, di non subire ulteriori danni. Questa ricerca del particolare estremo ad ogni costo e questa voglia di sensazionalismo non aggiungono alcun elemento utile alla ricerca delle ragioni che hanno provocato una tragedia dalle dimensioni ancor non ben definite''. Lo scrive in una nota Enzo Iacopino, presidente del Consiglio dell'Ordine nazionale dei giornalisti.
''I colleghi hanno obblighi deontologici e dovrebbero ricordare quanto prescrive la Carta di Treviso -ammonisce ancora Iacopino- Lasciamo questo giovane al dolore che prova e auguriamoci tutti, con comportamenti coerenti, che possa presto superare una difficoltà che non si attenua con l'esposizione mediatica''. (ROMA, 29 APRILE - ADNKRONOS)

SPARI P.CHIGI: MINORI; ORDINE LOMBARDIA APRE PROCEDIMENTO PER INTERVISTA A FIGLIO PREITI

L'Ordine dei Giornalisti della Lombardia aprirà un procedimento disciplinare contro i giornalisti e i direttori delle testate che hanno intervistato il figlio undicenne di Luigi Preiti, autore dell'attentato a Palazzo Chigi. ''È inammissibile - dichiara il presidente dell'Ordine, Letizia Gonzales  - che giornalisti professionisti violino così palesemente le regole che governano la nostra professione, trasformando l'informazione in un'operazione di sciacallaggio, solo per fare uno scoop''.
''È ora di mettere un freno a questo modo selvaggio di concepire la notizia - ha aggiunto Letizia Gonzales - che non trova giustificazione alcuna nel diritto di cronaca. Dispiace dover ancora una volta ricordare ai colleghi che questa barbarie è intollerabile e non è giustificata nemmeno da un'autorizzazione magari concessa dalla mamma di questo bambino''.
L'intervista secondo la presidente dell'Odg lombardo, viola le norme deontologiche, in particolare quelle contenute nella Carta di Treviso, il codice di autoregolamentazione che tutela i diritti dei minorenni al centro di casi di cronaca. (MILANO, 29 APRILE - ANSA)

SPARI P.CHIGI: GARANTE PRIVACY, NO A STRUMENTALIZZAZIONE MINORI

"Occorre evitare ogni strumentalizzazione dei minori: l'esercizio del diritto di cronaca non deve accrescere le sofferenze dei soggetti più indifesi". Antonello Soro, presidente del Garante per la privacy, invita i media a "valutare con la massima attenzione e responsabilità l'effettiva necessità di riferire dettagli e particolari non essenziali ai fini di una corretta informazione sulla sparatoria avvenuta ieri davanti a Palazzo Chigi".
In particolare, Soro invita gli organi di informazione e i siti web ad "astenersi dal pubblicare e diffondere dettagli eccessivi e immagini che possano ledere la dignità delle persone coinvolte, richiamando tutti al doveroso rispetto delle garanzie poste a tutela dei minori dal Codice deontologico dei giornalisti e dalla Carta di Treviso". 
"È sempre necessario - ricorda il Garante - tutelare la personalità dei minori, soprattutto quando non sono direttamente coinvolti in fatti di cronaca, considerando sempre il diritto del minore alla riservatezza come prioritario".(ROMA, 29 APRILE - AGI)

SPARI P.CHIGI: ART.21, SÌ A INFORMAZIONE NO A SPETTACOLARIZZAZIONE

"E' necessario comprendere e capire la personalità e la storia dell'attentatore Luigi Preiti. Ciò corrisponde ad un obbligo professionale perché i cittadini hanno il diritto di essere informati sulla storia di chi ha compiuto un gesto così brutale e senza giustificazione alcuna.
Quello che invece è assolutamente sbagliato è l'ennesimo tentativo di piegare anche questa vicenda a logiche di spettacolarizzazione e commercializzazione come è stato fatto ad esempio con l'intervista al
figlio undicenne di Preiti di SkyTg24". Lo affermano in una nota Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21.
"Peraltro, per quanto riguarda i minori esiste perfino un esplicito divieto contenuto della Carta di Treviso e che li tutela da questo tipo di incursioni". Da  http://www.articolo21.org/ del 29 aprile 2013

SPARI P. CHIGI: TELEFONO AZZURRO, INCREDULI PER INTERVISTA 11ENNE

Parla di incredulità e impotenza Telefono azzurro riguardo all'intervista del figlio 11enne di Luigi Preiti, trasmessa da diverse emittenti televisive.
"Telefono Azzurro ha assistito con incredulità e un senso di impotenza all'intervista - afferma la nota - più di 20 anni fa e precisamente il 5 ottobre 1990 è stata firmata dalla Federazione Nazionale della Stampa, dall'Ordine dei giornalisti e da Telefono Azzurro stesso, la Carta di Treviso, un'intesa poi aggiornata nel corso degli anni che contiene una serie di norme che regolano la tutela dei minori nell'attività giornalistica e che trae ispirazione dai valori della nostra Carta costituzionale e dalla Convenzione dell'Onu".
Telefono Azzurro chiede poi che vengano presi provvedimenti. "Nonostante il fatto di cronaca che ha visto protagonista Luigi Preiti sia riprovevole, estremamente drammatico e le sue conseguenze tragiche per tutte le persone coinvolte – afferma il presidente  Ernesto Caffo - Telefono Azzurro non può dimenticare l'impegno preso oltre 25 anni fa a tutela dei minori. Per questo motivo riteniamo che con questa intervista al figlio di Luigi Preiti siano state violate la gran parte delle norme contenute nella Carta di Treviso stesa insieme ai più autorevoli organi competenti in tema di informazione. Vorremmo evitare che questo si ripeta sia nei confronti del figlio di Luigi Preiti sia di tutti gli altri minori coinvolti in fatti di cronaca e chiediamo quindi che si prendano provvedimenti in tal senso". (MILANO, 29 APRILE - AGI)

 

SPARATORIA P.CHIGI: OSS. MINORI, SANZIONARE CHI HA INTERVISTATO FIGLIO PREITI
MARZIALE, INTERVENGANO ORDINE GIORNALISTI E AUTORITA' GARANTE COMUNICAZIONI

"Ordine dei giornalisti e Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sono tenute a sanzionare adeguatamente e senza attenuanti i giornalisti e le emittenti che hanno intervistato il figlio undicenne di Luigi Preiti". Lo sostiene, in una nota, Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori e componente della Commissione ministeriale che ha varato il codice "Tv e minori" vigente. "La polemica scattata a furor di popolo non può rimanere fine a se stessa, ne va della credibilità delle istituzioni costituite", rimarca Marziale.
"Coloro i quali hanno accostato il microfono alla bocca del piccolino rendono chiaro quanto scarsamente siano tenute in considerazione le regole deontologiche e le leggi in vigore in materia di tutela dei minori, nemmeno supplite dal buonsenso", prosegue Marziale. "Si tratta di gente priva di scrupoli e ignorante in quanto a conoscenza delle leggi poste a regolamentare il corretto esercizio del giornalismo, pertanto impreparata a svolgere la professione", sottolinea il presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori.
"Non se ne può più di bambini esposti in tutte le salse a vantaggio dell'audience e privati del loro sacrosanto diritto a vivere l'infanzia senza turbamenti di sorta", denuncia ancora Marziale. Una situazione che, secondo il presidente dell'Osservatorio, è aggravata dall'"inconsistenza degli organismi preposti a far rispettare le regole". "Il figlio di Preiti deve fare i conti con l'elaborazione di un dramma personale che lo lascerà segnato per la vita - conclude - Chi lo ha intervistato ha contribuito ad aggravare ineludibilmente il suo percorso emotivo e ciò è semplicemente vergognoso". (ROMA, 30 APRILE - ADNKRONOS)

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