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La polemica 14 Dic 2013

Siddi: bene l’intervento di Letta e Legnini per i colleghi “Vergogna, nella lista di proscrizione ora anche Battista”

“Alla fine Beppe Grillo finirà per diventare una caricatura delle sue invettive, ma le sue ripetute invettive contro i giornalisti e le idee differenti rischiano di alimentare un problema per le garanzie democratiche. Il nuovo indice accusatorio sollevato contro Pierluigi Battista del Corriere della Sera, dopo che nella sua lista nera erano finiti Maria Novella Oppo ("L'Unità) e Francesco Merlo (la Repubblica), è una forma di evidente fastidio per il pluralismo dell'infornmazione, condizione che distingue le democrazie dai regimi.

“Alla fine Beppe Grillo finirà per diventare una caricatura delle sue invettive, ma le sue ripetute invettive contro i giornalisti e le idee differenti rischiano di alimentare un problema per le garanzie democratiche. Il nuovo indice accusatorio sollevato contro Pierluigi Battista del Corriere della Sera, dopo che nella sua lista nera erano finiti Maria Novella Oppo ("L'Unità) e Francesco Merlo (la Repubblica), è una forma di evidente fastidio per il pluralismo dell'infornmazione, condizione che distingue le democrazie dai regimi.

Gli piaccia o no, i suoi attacchi e le sue scomuniche - anche se mettesse tutti i giornalisti nella sua lista nera - non incrineranno la fiducia nel ruolo dell'informazione libera e plurale come presidio di democrazia, di convivenza civile e legalità costituzionale. Nessun giornalista libero rinuncerà alla sua anima identitaria e alle sue idee. Nei giornali e negli scritti dei singoli giornalisti il confronto continuerà e sarà anche duro, continuerà a proporre punti visti diversi fra loro. E il sindacato della categoria, la Fnsi, sarà sempre, con determinazione, contro ogni intimidazione, contro ogni tentativo di bavaglio o di censura, contro ogni lista di proscrizione. Saremo sempre con Voltaire, su questo punto anche rispetto alla libertà delle idee di Grillo, aderenti al principio massimo della libertà del pensiero (appunto del pensiero): "Non condivido le tue idee ma sono disposto a morire perché tu possa professarle". Assurdo, incocepibile anche solo dare l'idea che qualcuno possa essere cancellato, se non peggio, per far prevalere un suo pensiero unico. Con questa linea a Pierluigi Battista e tutti gli "scomunicati" di Beppe Grillo la piena solidarietà' personale e della Fnsi. Poi se un giorno cambierà passo, saremmo immediatamente disponibili a un confronto vero e profondo nella nostra sala dibattiti intitolata a Walter Tobagi, martire della libertà e della legalità costituzionale". Roma 14 dicembre 2013

 

FRANCO SIDDI: BENE L’INTERVENTO DI LETTA E LEGNINI PER I GIORNALISTI

“Le autorevoli voci che oggi sono arrivate da istituzioni pubbliche sono di conforto per l’informazione e il giornalismo liberi messi sotto tiro, nei giorni scorsi, da Grillo e dal suo movimento. Perfino di più di quanto aveva fatto in passato Berlusconi. Va fatta un’importante sottolineatura, dunque, per le parole spese, proprio per la loro funzione istituzionale, dal Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e dal Sottosegretario all’editoria, Giovanni Legnini, che ben hanno evidenziato, in modo particolare, come in una situazione drammatica non sia cosa né giusta schedare i giornalisti, metterli all’indice od esigere che scrivano solo cose gradite e, magari, sotto dettatura di qualcuno”. Roma, 11 dicembre 2013

GIORNALISTI IN MOVIMENTO A GRILLO, NO A LISTE PROSCRIZIONE

"La nostra componente sindacale Giornalisti in movimento-Stampa romana, pur vicina culturalmente al Movimento 5 Stelle, si dissocia dai pesanti e diffamatori giudizi rivolti alla collega dell'Unità Maria Novella Oppo postati sul blog di Beppe Grillo, a seguito della querelle tra l'Unità e il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo". Così Fabrizio de Jorio, coordinatore di Giornalisti in movimento e membro del Consiglio direttivo dell'Associazione Stampa romana.
"Pur comprendendo che la critica politica può essere aspra e talvolta sconfinare nell'offesa - aggiunge, riteniamo che non si possa mai arrivare, come nel caso della collega Oppo e del collega Francesco Merlo di Repubblica, a stilare liste di proscrizione o richieste di segnalazione per i giornalisti aizzando e fomentando rabbia e risentimento nei confronti di singoli colleghi e dell'intera categoria, ricordando che in Italia, una gran parte della stampa, già non gode di buona reputazione a causa dello stretto rapporto con la politica e con i poteri forti".
"Tuttavia - prosegue de Jorio - rileggendo la serie di articoli della collega Oppo, non possiamo non rilevare che, pur scrivendo su un quotidiano politico come l'Unità, i suoi interventi, l'ultimo in particolare, travalicano il limite imposto dall'etica e dalla correttezza - che dovrebbero presiedere, sempre, l'esercizio della nostra professione - esprimendo giudizi e considerazioni pesanti, raccontando fatti in modo così strumentale da stravolgere la realtà e dipingendo i parlamentari 5 Stelle e il Movimento stesso, nel migliore dei casi come saltimbanchi, modello dilettanti allo sbaraglio, nel peggiore come indegni di rappresentare i 9 milioni di elettori che hanno dato loro il consenso".
"Inoltre, ribadiamo - prosegue De Jorio - che il giornalista dovrebbe sempre attenersi alla verità sostanziale dei fatti e ricordare che l'informazione, anche quella partigiana o politica, non dovrebbe travalicare il limite della critica per sconfinare nel dileggio o nell'offesa. Analogamente, anche i leader politici, oggetto di critiche da parte della stampa, rispondano senza stilare liste di proscrizione, anche quando le critiche si trasformano in insulti perché le responsabilità di un leader come Grillo, soprattutto alla luce del suo rilevante ruolo in campo politico, sono maggiori di quelle di un singolo giornalista". (ROMA, 14 DICEMBRE – ANSA)

LETTA DIFENDE I GIORNALISTI, M5S INSORGE

''Pensavo che le accuse di Grillo ai giornalisti Oppo e Merlo fosse una gaffe e immaginavo che si finisse ed invece vedo, collega Nuti, che lei ha rilanciato che o i giornalisti scrivono le cose che vi piacciono o vengono messi alla gogna. È inaccettabile''. Così il premier Enrico Letta accolto in Aula dalle proteste dei deputati M5S. (ROMA, 11 DICEMBRE - ANSA)

GOVERNO: IN AULA SCONTRO LETTA-M5S; PD A GRILLINI, FASCISTI

Durissima reazione dei deputati M5S verso Enrico Letta quando il premier li ha ripresi sul tema dei giornalisti. Riccardo Nuti ed altri si sono alzati ed hanno inveito urlando mentre dai banchi del Pd si applaudiva e si urlava "fascisti, fascisti"!. Il Pd in piedi ha applaudito Letta quando ha detto che è inaccettabile dare del disonesto a chicchessia. (ROMA, 11 DICEMBRE - ANSA)

LETTA: INACCETTABILE GOGNA DI M5S PER GIORNALISTI

"È inaccettabile, inaccettabile, inaccettabile". Enrico Letta scatena l'aula quando attacca di nuovo il Movimento cinque stelle. "Speravo che Grillo con il suo attacco ai giornalisti si sarebbe reso conto di aver fatto una ...gaffe. E immaginavo che il discorso si chiudesse qui.
Lei e il M5s, onorevole Nuti, oggi dite che o i giornalisti dicono quel che volete voi o vengono messi alla gogna. È inaccettabile" ha affermato tra applausi della maggioranza e rumoreggiamenti del M5s. (ROMA, 11 DICEMBRE - AGI)

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO DELLA ASR PAOLO BUTTURINI
“RINGRAZIO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ENRICO LETTA PER AVER DIFESO L’ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE A GRILLO E NUTI SUGGERISCO: RILEGGETELO CON ATTENZIONE”

“Ringrazio il Presidente del Consiglio Enrico Letta per le parole spese non a difesa di questa o quel giornalista, ma piuttosto a tutela delle regole basilari della vita democratica di un Paese. È inaccettabile, soprattutto se viene da un rappresentante del popolo eletto democraticamente, che ci si arroghi il diritto di stabilire chi può parlare e che cosa deve dire. Suggerirei a Beppe Grillo e all’onorevole Riccardo Nuti di leggersi con attenzione l’articolo 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Parole chiare contenute in quella Carta che il Movimento a 5 Stelle dice di voler difendere. Ma forse a forza di andare “oltre” i cittadini pentastellati non sanno più distinguere fra libertà di critica e minacce. Consiglierei un veloce ripasso delle lezioni di Norberto Bobbio, tanto si trovano su Youtube, in streaming, come piace a loro”. Roma, 11 dicembre 2013

GIOVANNI ROSSI: "LISTA NERA E FOTO, ORA HA PASSATO IL SEGNO"

“Il comico-capo politico non perde occasione per attaccare, con la violenza verbale che lo caratterizza, i giornalisti che non gli piacciono. Non meriterebbe neppure una risposta. Questa volta, però, assai più che in altre occasioni, ha passato il segno. Nel prendere di mira la collega Maria Novella Oppo, a cui va piena solidarietà, Grillo invita i suoi ad istituire una gogna mediatica, segnalando i giornalisti "nemici" e comincia con il mostrare il reprobo pubblicandone la foto sul blog. Si inizia con la "lista nera", non si sa dove si va a finire.
Dove stia il nuovo che Grillo vorrebbe rappresentare è proprio difficile comprenderlo visto che utilizza un armamentario assai vecchio.
La politica, anche quella "nuova", deve imparare ad avere il senso delle proprie responsabilità e capire che ci deve essere una differenza significativa tra un spettacolo comico e rappresentare i cittadini nelle istituzioni.”

GRILLO: (SIDDI), VERSO LA POLITICA DELL’OLIO DI RICINO? ADESSO LA FA FUORI DAL VASO

“Per fortuna è anche un comico e spero che questa caratteristica gli rimanga perché altrimenti vorrebbe dire che si candida a fare la politica con l’olio di ricino e questo non farebbe bene per primo a lui stesso e al suo movimento. Certamente non gli porterà alcun beneficio il nuovo sgangherato assalto ai giornalisti ‘nemici’, che vorrebbe schedare, come accade solo nei regimi. Beppe Grillo l’ha fatta di nuovo fuori dal vaso. Ai giornalisti e all’informazione deve molto, se non tutto, dei suoi successi privati e di quelli politici, perché i media e i giornalisti che li realizzano sono molto più seri e credibili di quanto non voglia far immaginare, dando conto della realtà dei fatti e delle parole del dibattito pubblico. Giornali, radio e tv continueranno a informare, secondo etica professionale e secondo l’anima identitaria delle testate, su ciò che dice e su ciò che fa. E quando ciò che viene scritto, a questo proposito, non gli piace, tutto può fare fuorché indicare i giornalisti come ‘nemici’ da indicare ai suoi seguaci. Fare ciò, per i politici, ha sempre voluto dire candidarsi alla sconfitta, magari nel tempo, ma sconfitta.”

GRILLO ATTACCA LA STAMPA, SEGNALATECI GIORNALISTI 'NEMICI'

Beppe Grillo torna ad attaccare la stampa in una vera e propria caccia alle streghe. La prima a finire nel mirino, con tanto di fotografia postata sul blog, è una giornalista dell'Unità. Grillo ha inaugurato sul suo blog una rubrica, titolo 'giornalista del giorno', e ha invitato gli attivisti a segnalare gli articoli nei quali il Movimento viene criticato.
"Maria Novella Oppo - accusa Grillo - si vanta di lavorare all'Unità dalla fine del '73. Da allora non ha mai avuto un altro lavoro ed è mantenuta dai contribuenti da 40 anni grazie ai finanziamenti pubblici all'editoria che il Movimento 5 Stelle vuole abolire subito. La Oppo appena puo' diffama pubblicamente il M5S. Per esempio sulla protesta di ieri alla Camera: 'Ogni giorno una pagliacciata dei grillini [...] fanno casino [...] dimostrano di non saper fare e di non aver fatto niente per il popolo italiano [...] inscenano gazzarre [...] sono succubi di Berlusconi'". "Qualche giorno fa – riporta ancora il leader 5 Stelle - 'Casaleggio va elucubrando ai danni dell'Italia'. E ancora: 'Grillo vuole tutto, soprattutto il casino totale [...] un brulichio di piccoli fan [sono] divenuti per miracolo parlamentari e tenuti al guinzaglio perchè non si prendano troppe libertà'. Il M5S abolirà il finanziamento pubblico all'editoria e la Oppo dovrà cercarsi un lavoro. Non è mai troppo tardi, o forse sì". A seguire il post scriptum indirizzato agli attivisti M5S. "Segnalate gli articoli dei 'giornalisti' stile Oppo per la nuova rubrica del blog: 'Giornalista del giorno'". (ROMA, 6 DICEMBRE - AGI)

M5S: ORDINE GIORNALISTI LAZIO, GRILLO SMETTILA!

''Grillo smettila! Gli attacchi alla stampa libera, ingrediente della democrazia si commentano da soli. I giornalisti italiani hanno già conosciuto bavagli, schedature e liste di proscrizione che ogni tanto qualcuno sembra voler rispolverare''. Così l'Ordine dei giornalisti del Lazio risponde alle nuove invettive di Beppe Grillo contro i giornalisti.
''Siamo vicini e solidali alla collega Maria Novella Oppo, - continua l'Ordine - bersaglio di un attacco feroce e senza precedenti partito dal blog di Beppe Grillo. E a tutti i colleghi in ogni sede messi all'indice''. (ROMA, 6 DICEMBRE - ANSA)

M5S: ORDINE GIORNALISTI CHIEDE 'VIA FOTO CRONISTA UNITÀ', IL NIET DEI GRILLINI
IACOPINO, FATTO GRAVE, SEMBRA MANIFESTO DI UN RICERCATO

Dopo l'attacco di Beppe Grillo alla giornalista dell'Unità, Maria Novella Oppo, ci sono state delle chiamate tra l'Ordine nazionale dei giornalisti e lo staff della comunicazione del M5S. L'Ordine, nello specifico, ha chiesto al Movimento di togliere dal blog di Grillo la foto della cronista dell'Unità finita nel mirino dei 5 Stelle. "Gliel'ho chiesto - conferma il presidente nazionale dell'Odg, Enzo Iacopino - ma mi hanno detto di no. Ci hanno pensato su tre minuti, poi mi hanno richiamato per dirmi che la foto", un primo piano della Oppo in bianco e nero, "sarebbe rimasta lì. Io la trovo una cosa molto grave", la foto è pubblicata sul blog di Grillo come fosse un "manifesto da ricercato". (ROMA, 6 DICEMBRE - ADNKRONOS)

PIENA SOLIDARIETA’ A MARIA NOVELLA OPPO VITTIMA DI UNA CAMPAGNA DENIGRATORIA DI BEPPE GRILLO CHE VUOLE SOFFOCARE LA STAMPA LIBERA

IL MOVIMENTO 5 STELLE LINCIA I GIORNALISTI “NEMICI”

Alla campagna denigratoria di Beppe Grillo contro i giornalisti si aggiunge un capitolo nuovo che ha però un brutto e antico sapore: la lista di proscrizione. Nel mirino è finita la collega Maria Novella Oppo, della redazione milanese dell'Unità, oggetto di violenti insulti sul blog del Movimento 5 Stelle dopo che il suo leader Beppe Grillo aveva invitato i militanti a segnalare i giornalisti "nemici". Militanti che hanno ovviamente subito obbedito agli ordini del "capo".
Il Gruppo Cronisti Lombardi e l'Unione Nazionale Cronisti Italiani sono indignati per i toni usati contro Maria Novella Oppo, alla quale va piena solidarietà, ed esprimono preoccupazione per questa vergognosa prassi di mettere alla gogna e tentare di distruggere la reputazione del giornalista non gradito. Purtroppo anche Grillo, che dovrebbe rappresentare un "nuovo" modo di fare politica, dimostra di essere come gran parte della "vecchia" classe politica italiana: incapace di resistere alla tentazione di mettere il bavaglio all'informazione poco gradita. Tra una querela presentata per intimidire e una lista nera diffusa per denigrare c'è poca diff erenza. Il risultato è spegnere la voce dell'informazione, che non è mai comoda o scomoda ma semplicemente la voce pluralista della Democrazia. 6 dicembre 2013
Rosi Brandi, Presidente Gruppo Cronisti Lombardi
Guido Columba, Presidente Unione Nazionale Cronisti

GRILLO: SOLIDARIETÀ STAMPA PARLAMENTARE, ATTACCO INGIUSTIFICABILE

"L'Associazione stampa parlamentare esprime solidarietà alla collega Maria Novella Oppo del quotidiano L'Unità oggetto di un ingiustificabile attacco personale sul blog di Beppe Grlllo e del M5S. Spiace constatare che una forza politica presente in Parlamento ritenga compatibile con il proprio ruolo istituzionale invitare i propri elettori e simpatizzanti alla violenza verbale contro i giornalisti che liberamente svolgono il loro lavoro e il loro diritto di critica, addirittura invocando liste di nomi sgraditi". È quanto si legge in una nota dell'Asp, associazione stampa parlamentare. (ROMA, 6 DICEMBRE - AGI)

GRILLO: BLOG, POST SU GIORNALISTA CHE PARLA DI "MANGANELLO"
BERSAGLIO È FRANCESCO MERLO. PARTONO I COMMENTI CONTRO DI LUI

Nessun commento, ma la riproposizione così com'è dell'articolo, apparso su "La Repubblica", contro Grillo "manganellatore". È il post apparso oggi sul blog del leader M5S con il titolo "Francesco Merlo. Il manganello di Grillo". Il post è andato sotto la sezione "Il giornalista del giorno". Subito sono partiti i commenti dei lettori del sito, tutti contro quanto scritto dal giornalista.
Nello stralcio dell'articolo riportato sul blog, Merlo scriveva: "Certo anche io sono un giornalista e non mi fa piacere che già domani potrei essere esposto (ancora una volta) alla gogna. Ma è giusto ricordare che gli ultimi elenchi di giornalisti, le ultime schedature di 'obiettivi sensibili', le hanno fatte in Italia quelli che poi, dopo qualche anno, aspettarono in via Solferino Walter Tobagi. E, a ritroso, i camorristi che inseguirono la Mehari di Giancarlo Siani e i mafiosi che pedinarono Pippo Fava sino alla sede del teatro stabile di Catania. È vero che Grillo non è ancora terrorista né camorrista né mafioso. Sempre più però il suo codice di violenza, i suoi roghi, le sue scomuniche, i suoi avvertimenti, i suoi manganelli foscamente rimandano alla 'sgrammatica' dei terroristi, dei camorristi, dei mafiosi". (ROMA, 8 DICEMBRE - ANSA)

GRILLO: SIDDI (FNSI), INACCETTABILI LISTE DI PROSCRIZIONE

"Beppe Grillo ormai si comporta e parla come un cardinale dell'inquisizione, pretendendo di cancellare, di mandare al rogo libri e scrittori a lui non graditi. Dopo Maria Novella Oppo il bersaglio è il giornalista di Repubblica Francesco Merlo". È la reazione del segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi. "Credo che sia un dovere di tutti coloro che credono nella libertà di espressione e di critica - sottolinea Siddi - continuare ad operare per la libera circolazione delle idee e per un confronto fatto su questo terreno. Grillo esagera: cosa vuole, Merlo come Giordano Bruno? Sia ben chiaro - il sindacato dei giornalisti lo ripete per l'ennesima volta - non spetta a lui né ad altri, notabili, politici o meno, stabilire ciò che deve essere detto e scritto. Ci siamo battuti negli ultimi vent'anni soprattutto, e comunque sempre nella nostra storia, contro il pensiero unico. Continueremo a farlo, non solo dando la nostra solidarietà a Merlo, come ieri a Oppo, ma praticando concretamente l'esercizio di ogni attività umana possibile a garanzia dell'informazione libera e plurale, la stessa che consente a Grillo di essere oggi un protagonista politico e non solo un'artista". "Sicuramente la critica può riguardare tutti, anche i giornalisti, ma le liste di proscrizione - conclude il segretario Fnsi - sono un'altra cosa, sono un'opera molto pericolosa e assolutamente inaccettabile". (ROMA, 8 DICEMBRE - ANSA)

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