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Fnsi 27 Mag 2002

Siddi su Videolina assolta dall’Autority "Par condicio non censura l’informazione"

Siddi su Videolina assolta dall’Autority "Par condicio non censura l’informazione"

Siddi su Videolina assolta dall’Autority
"Par condicio non censura l’informazione"

La Fnsi comunica: "L’informazione politica corretta e completa fatta dai telegiornali non solo è possibile nelle TV anche durante le campagne elettorali ma soprattutto non è assimilabile alla propaganda, né è soggetta a censure. Dopo la Corte costituzionale, che di recente aveva convalidato la legge della par condicio, è un importante atto dell’Authority per le Garanzie nelle Comunicazioni a dimostrare che nessuno può, per ragioni strumentali o di parte, denunciare la par condicio come una legge liberticida." E’ quanto afferma Franco Siddi, Presdente della Fnsi, a commento di "una pronuncia dell’Authority, al termine di un’istruttoria avviata dal Corerat di Cagliari per sospetta infrazione delle regole sulla comunicazione politica, ha riconosciuto legittimo che i telegiornali di un’emittente locale (nel caso Videolina) possano nei loro servizi di informazione elettorale includere interviste ai candidati Sindaci se tale opportunità è concessa a tutti i competitori. L’affermazione fatta da più parti che, invece, con la par condicio ci sarebbe un divieto di informazione – continua Siddi - cade definitivamente. L’iniziativa del Corerat sardo, istuzionalmente comprensibile ancorchè controversa e molto dibattuta, ha consentito di mettere un punto fermo su una questione aperta all’orgine di tante, talvolta interessate, polemiche. La par condicio, certamente faticosa da applicare e rispettare per le distinzioni da fare tra informazione, propaganda e comunicazione politica, si va così ad affermare come un’offerta paritaria del diritto di tribuna per tutti i competitori politici. L’informazione frutto della mediazione giornalistica appartiene tutta al responsabile esercizio della professionalità e non è in alcun modo censurabile. L’esigenza di assicurare parità di accesso e di espressione a tutti in TV, definita par condicio, in questo senso altro non è – è la conclusione del presidente della Fnsi che la valorizzazione di un bene costituzionalmente garantito (quello dell’informazione libera, indipendente, imparziale ed equilibrata), che le distorsioni degli assetti televisivi attuali ha reso necessario fossero disciplinati per legge."

@fnsisocial

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