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Fnsi 05 Mar 2004

Ucraina: Continua l’offensiva del governo contro il giornalismo indipendente, bandita stazione radio vicina all’opposizione

Ucraina: Continua l’offensiva del governo contro il giornalismo indipendente, bandita stazione radio vicina all’opposizione

Ucraina: Continua l’offensiva del governo contro il giornalismo indipendente, bandita stazione radio vicina all’opposizione

Un’altra voce indipendente nel mirino del governo ucraino. L’Autorità statale per il Controllo delle Frequenze Radio ha ordinato ieri un’incursione delle forze dell’ordine a Kiev negli uffici di Radio Kontynent, emittente affiliata di Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL), servizio di comunicazioni internazionali fondato dagli Stati Uniti. “Manca la licenza per trasmettere in alta frequenza”, accusano le autorità. Gli ispettori hanno confiscato l’attrezzatura per le trasmissioni, apposto i sigilli alla redazione e trattenuto tre persone, tra cui il promotore della stazione radio. La nuova offensiva segue quella contro Radio Liberty, meno di due settimane fa, “testimoniando – ha commentato Aidan White, Segretario Generale Ifj – un attacco diretto del regime di Kuchma contro il giornalismo critico e indipendente”. Radio Kontynent è ben nota nel paese per il supporto fornito all’opposizione e per aver trasmesso in alta frequenza programmi di emittenti come BBC, Voice of America, Deutsche Welle. Inoltre la stazione nei giorni scorsi ha aggiunto alla propria scaletta due ore di programmazione della già bandita Radio Free Europe/Radio Liberty, spianando ancor più la strada verso l’eliminazione delle trasmissioni in lingua ucraina ad alta frequenza da Kiev. Kontynent è anche un’emittente vicina a “Ukrainska Pravda”, quotidiano on-line fondato da Gyorgy Gongadze, noto giornalista che ha condotto una vera crociata contro le più alte sfere della corruzione, ucciso brutalmente nel 2000 in circostanze che vedono direttamente coinvolto il Presidente Kuchma. Un caso, questo, su cui l’Ifj sta portando avanti una campagna di pressione per indagini più approfondite contro la cultura dilagante dell’impunità. Fonte: Informazione Senza Frontiere Traduzione di Sara Mannocci

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