CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 19 Lug 2004

Caso Iannuzzi: ma che fine ha fatto la legge di riforma sulla diffamazione?

Caso Iannuzzi: ma che fine ha fatto la legge di riforma sulla diffamazione?

Caso Iannuzzi:
ma che fine ha fatto
la legge di riforma
sulla diffamazione?

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Mentre apprendo che è stata disposta la detenzione domiciliare per Lino Iannuzzi, ho perso le tracce del Disegno di legge di riforma della diffamazione a mezzo stampa. Sembra incredibile, ma il Parlamento non ha la consapevolezza della gravità di una situazione che vede, oltre agli arresti di Iannuzzi, centinaia di condanne a giornalisti in sede penale e civile con richieste milionarie di risarcimento danni. Una situazione che si va aggravando soprattutto per quanto riguarda libri e inchieste redatte da colleghi su temi politico-sociali ed economici assai delicati. Mi auguro che la protesta di tanti parlamentari si traduca in tempi rapidissimi nell’approvazione definitiva della legge. Al collega Iannuzzi va la solidarietà del Sindacato dei giornalisti e l’impegno a realizzare le condizioni affinché non si verifichino più casi del genere”. IANNUZZI: SORVEGLIANZA DISPONE DETENZIONE DOMICILIARE Il Tribunale di sorveglianza di Milano ha disposto la detenzione domiciliare per Lino Iannuzzi, il giornalista e senatore di Forza Italia, condannato a 2 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione per reati di diffamazione a mezzo stampa. I giudici hanno comunque disposto che Iannuzzi possa assentarsi dal domicilio romano, presso cui è stata fissata la detenzione, dalle 8 del mattino alle 19 di ogni giorno ''al fine di provvedere alle proprie esigenze di vita e di cura e al fine di assolvere il proprio mandato parlamentare presso il Senato della Repubblica''. I giudici del tribunale di sorveglianza di Milano, presieduti da Maria Rosaria Sodano, con il provvedimento depositato oggi, hanno accolto l'istanza avanzata dai legali di Iannuzzi che, durante l'udienza a porte chiuse della scorsa settimana, avevano chiesto la detenzione domiciliare in subordine alla richiesta principale di affidamento ai servizi sociali. Per accogliere tale richiesta hanno però stralciato la posizione del giornalista e senatore di Forza Italia, condannato definitivamente, e hanno aperto un nuovo procedimento. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha inoltre affrontato la questione della competenza territoriale in relazione all'istanza di affidamento ai servizi sociali. Il Tribunale si è dichiarato competente senza entrare nel merito e ha inviato gli atti alla Cassazione sollevando così il conflitto con il Tribunale di Napoli (anche lì sono stati inviati gli atti). Solo quando la Suprema Corte scioglierà questo nodo il Tribunale che verrà dichiarato competente potrà decidere sulla richiesta di affidamento ai servizi sociali. (ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati