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Fnsi 29 Dic 2003

Chiusura Telenordest: incontro tra Sindacato giornalisti del Veneto-SLC Cgil e la nuova proprietà

Chiusura Telenordest: incontro tra Sindacato giornalisti del Veneto-SLC Cgil e la nuova proprietà

Chiusura Telenordest: incontro tra Sindacato giornalisti del Veneto-SLC Cgil e la nuova proprietà

Nei giorni scorsi si è svolto un incontro informativo tra la nuova proprietà dell'emittente Telenordest, facente capo all'imprenditore Panto, e le rappresentanze del Sindacato dei Giornalisti e della SLC-Cgil. Il ragionier Lorenzon, nominato amministratore delegato dalla nuova proprietà, ha annunciato l'acquisizione del 100 per cento della televisione. Ha anche assicurato la presentazione di un piano industriale entro la fine di gennaio, lamentando l'assenza di una struttura commerciale adeguata per la vendita della pubblicità e la presenza di perdite di esercizio rilevanti. Ha sottolineato la necessità di arrivare al più presto al pareggio di bilancio attraverso un rilancio forte della raccolta pubblicitaria in sinergia con l'emittente Antenna 3, di proprietà dello stesso editore. E' intenzione dell'editore Panto mantenere un centro produttivo importante che copra la realtà padovana, con possibili nuove aperture di piccole redazioni a Rovigo, Pordenone e Gorizia. Nessuna certezza è stata fornita sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali che registrano le dimissioni di un giornalista e due tecnici. In relazione al quadro prospettato, il Sindacato dei Giornalisti del Veneto e la SLC-Cgil hanno ribadito: - l'assoluta necessità di mantenere gli attuali livelli occupazionali in provincia di Padova l'intero assetto produttivo salvaguardando non solo gli spazi del telegiornale ma anche quelli di approfondimento e di produzione negli studi, elementi che hanno garantito negli anni un successo di ascolti rilevante, un esempio di pluralismo e un buon posizionamento sul mercato, fattori che oggi rappresentano un patrimonio aziendale; - l'importanza e la storia della sede di Selvazzano Dentro il cui spostamento, nonostante sia sottoposta a decreto di sfratto, non può diventare l'occasione per frammentare e impoverire la produzione e l'unitarietà del prodotto informativo; - il fatto che non possa essere attribuito al personale giornalistico e tecnico, che ha raggiunto ottimi successi di ascolto e professionalità, la responsabilità della crisi finanziaria che deriva in toto dalle clamorose lacune evidenziate dalla precedente gestione nel settore della vendita pubblicitaria; - l'obbligo a non esercitare pressioni sul personale in vista di esodi e a non effettuare trasferimenti forzati su sedi di nuova apertura; - l'assunzione, nella rappresentanza sindacale, della dignità e dei diritti maturati dai lavoratori a tempo indeterminato, a tempo determinato e con contratto di collaborazione che fino ad oggi hanno rappresentato un unico corpo produttivo, lavorando fianco a fianco con le medesime attribuzioni. Il Sindacato giornalisti del Veneto e la SLC Cgil, in attesa della presentazione del piano industriale, richiamano l'editore Panto ad un confronto aperto e leale sul futuro dell'emittente, con percorsi condivisi nel segno del rilancio di una realtà editoriale che in futuro possa continuare ad esercitare un ruolo economico importante nel panorama veneto.

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