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Fnsi 28 Giu 2004

Cronista de "Il Giorno" di Sondrio indagato per corruzione e violazione del segreto istruttorio. La denuncia del Cdr e il sostegno dell'Associazione Lombarda

Cronista de "Il Giorno" di Sondrio indagato per corruzione e violazione del segreto istruttorio. La denuncia del Cdr e il sostegno dell'Associazione Lombarda

Cronista de "Il Giorno" di Sondrio indagato per corruzione e violazione del segreto istruttorio. La denuncia del Cdr e il sostegno dell'Associazione Lombarda

Il Comitato di redazione (Cdr) de 'Il Giorno' ha reso noto che la Squadra Mobile della Questura di Sondrio ha perquisito la casa di Cosio Valtellina del giornalista Michele Pusterla, responsabile della redazione di Sondrio del quotidiano. Contestualmente è stata notificata un'informazione di garanzia al giornalista - afferma l'organismo sindacale in una nota - per corruzione «in quanto i magistrati ritengono che un volantino con la rivendicazione del secondo attentato ai tralicci dell'Enel, in Valchiavenna, sia stato consegnato al collega Pusterla da un poliziotto (anch'egli perquisito) che avrebbe in cambio ricevuto del denaro o promessa di denaro o altra utilità». La stessa informazione di garanzia prevede inoltre il reato di diffusione di notizie coperte dal segreto istruttorio. «La perquisizione è iniziata alle 17.50 - rende noto ancora il Cdr - e si è conclusa alle 23.20 circa ed è stata estesa anche all'autovettura dei suoceri del collega, parcheggiata nel box di casa. Il tutto alla presenza della moglie di Michele Pusterla e della figlia di soli cinque anni. Al termine dell'operazione, che ha visti impegnati sette poliziotti e due auto civetta, al collega sono stati sequestrati materiale d'archivio e agende con numeri telefonici». Il Cdr «esprime solidarietà al collega Pusterla per i fatti sopra descritti e come da lui riferiti» e «denuncia l'episodio in quanto gravemente lesivo del segreto professionale, del diritto di cronaca e del diritto dei cittadini di essere informati, come ribadito dalla Corte di Strasburgo con le sentenze Goodwin e Roemen». I giornalisti del Giorno «continueranno nella loro battaglia in difesa dell'informazione corretta e trasparente e, vista la gravità delle accuse, invitano la magistratura a concludere l'inchiesta nei tempi più brevi possibili». «In questa battaglia in difesa della libertà di stampa - conclude l'organismo sindacale - il Cdr de Il Giorno trova il pieno sostegno dell'Associazione Lombarda Giornalisti che annuncia l'intenzione, inoltre, di portare il caso in tutte le sedi opportune». (ANSA)

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