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Fnsi 14 Lug 2004

Legge sul conflitto di interessi, Serventi Longhi: “Una solenne presa in giro che non risolve il problema”

Legge sul conflitto di interessi, Serventi Longhi: “Una solenne presa in giro che non risolve il problema”

Legge sul conflitto di interessi, Serventi Longhi: “Una solenne presa in giro che non risolve il problema”

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Una solenne presa in giro che non risolve il conflitto di interessi del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Così va giudicata la legge approvata definitivamente dalla Camera e che consente al Premier di continuare a guidare il Governo del Paese e ad essere al contempo il proprietario di Mediaset e delle sue altre aziende. Che le gestisca in prima persona o meno è assolutamente indifferente perché mogli, figli, fratelli, nipoti o amici di infanzia continueranno a fare i suoi interessi. Si potrebbe paradossalmente affermare che la legge sancisca l’inesistenza di un qualsiasi conflitto di interessi. Questa legge, insieme alla Gasparri e alle altre iniziative che penalizzano la carta stampata e le televisioni e le radio fuori dal controllo di Berlusconi, proprio mentre Mediaset acquista i diritti del calcio per il digitale terrestre, rafforza gli interessi del Premier e pregiudica ogni possibilità di garantire il pluralismo e il diritto dei cittadini e ad essere informati. L’impegno di tutti coloro che si oppongono in Italia allo strapotere mediatico di Berlusconi deve rafforzarsi e coinvolgere nuovamente le istituzioni europee, che si sono già espresse chiaramente, e la stessa Corte Costituzionale. Quanto alle Autorità antitrust e per le comunicazioni, non posso che esprimere loro la più viva solidarietà per finti poteri di controllo che la legge approvata oggi gli affida e che non saranno nei fatti in grado di esercitare”.

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