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Foto: @_Carabinieri
Minacce 08 Ott 2025

Treviso, inviata di 'Fuori dal coro' aggredita durante un servizio sulle baby gang. La condanna di Sgv

Mentre la giornalista, Cristina Autore, stava intervistando due giovani, un gruppo di adolescenti ha iniziato a gridarle contro e a lanciare bottiglie contro di lei e la troupe. Il Sindacato giornalisti Veneto: «Colpire una giornalista significa colpire la libertà di stampa».

Aggressione ai danni della giornalista Cristina Autore, inviata a Treviso dalla trasmissione di Retequattro 'Fuori dal coro' per un servizio sulle baby gang. Mentre la reporter stava intervistando due giovani, un gruppo di adolescenti ha iniziato a gridarle contro e a lanciare bottiglie contro di lei e la troupe. La giornalista è stata colpita a un ginocchio ed è dovuta ricorrere alle cure mediche in pronto soccorso dove le è stata sottoposta a una radiografia. Autore ha presentato denuncia.

«Sono sconvolta - racconta la giornalista all'Adnkronos - e sconvolge il fatto che ragazzini di 14-15 anni usino tanta violenza. Ho avuto l'impressione che quella strada, in centro sotto i porticati, sia 'zona' loro». (Adnkronos - Roma, 7 ottobre 2025)

Sindacato giornalisti Veneto: «Colpire una giornalista significa colpire la libertà di stampa»
Il Sindacato giornalisti Veneto condanna l'ennesimo attacco fisico a chi fa informazione ed esprime piena solidarietà a Cristina Autore, inviata della trasmissione Fuori dal coro, vittima di un'aggressione mentre stava svolgendo il proprio lavoro a Treviso.
La sera del 6 ottobre scorso, la collega e gli operatori della troupe della trasmissione di Retequattro si trovavano a pochi passi dalla centralissima Piazza Borsa per realizzare un servizio sul fenomeno delle baby gang quando, in procinto di intervistare alcuni ragazzi, sono stati fatti bersaglio del lancio di bottiglie, una delle quali ha colpito Autore a un ginocchio. La cronista si è recata all'ospedale per essere medicata e si è dichiarata intenzionata a sporgere denuncia.
L'informazione sul campo, anche su temi sensibili come la criminalità minorile, è un diritto-dovere sancito dalla Costituzione e un pilastro della democrazia. Colpire una giornalista, insultarla e minacciarla significa colpire la libertà di stampa e il diritto dei cittadini a essere informati.
Il Sindacato giornalisti Veneto chiede che venga fatta piena luce sull'episodio, che segue di due settimane quello analogo accaduto a Padova ai danni della collega Chiara Giannini di Porta a Porta, e ribadisce l'importanza di tutelare il lavoro giornalistico in ogni contesto, perché nessuna forma di intimidazione può essere tollerata in uno Stato di diritto. (Da: sindacatogiornalistiveneto.it)

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