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Fnsi 16 Ott 2003

Usigrai: “ Pluralismo Rai sempre più a rischio”

Usigrai: “ Pluralismo Rai sempre più a rischio”

Usigrai: “ Pluralismo Rai sempre più a rischio”

Ha pienamente ragione il Presidente della Vigilanza, sen. Petruccioli, nel denunciare una restrizione del pluralismo nella tv italiana. A sostegno di questa tesi, la Rai si affanna a fornire ogni giorno prove cospicue. Parla di restrizione del pluralismo l’annuncio delle difficoltà di collocazione in palinsesto che sta incontrando “Mixer”, perché non deve essere creata concorrenza con “Porta a Porta”. Con la stessa logica, l’azienda ha deciso che a far posto al nuovo ciclo delle “Tribune politiche” debba essere il “Tv7” del Tg1, costretto a slittare in terza serata, anziché una delle quattro puntate settimanali del programma condotto da Bruno Vespa. Non abbiamo mai tifato per la concorrenza interna e per l’anarchia dei palinsesti, ma non può essere legittima una restrizione dell’offerta che garantisca un solo taglio giornalistico e un solo prodotto informativo. “Porta a Porta” è parte assai importante dell’offerta Rai, ma non può diventare il modello unico di approfondimento informativo trasmesso dal servizio pubblico. Né può essere accettabile che l’informazione su questioni economiche e sociali di grande rilevanza – come la riforma delle pensioni – venga propinata in forma del tutto impropria e unilaterale come è avvenuto ieri con la partecipazione del ministro Tremonti a “La vita in diretta”. Anche questo è un indizio grave – dopo la diretta negata alla manifestazione dei sindacati – di restrizione del pluralismo informativo. I giornalisti del servizio pubblico considerano ormai insostenibile la serie degli attacchi che dall’interno e dall’esterno vengono portati alla credibilità della Rai. Per questo organizzano un incontro pubblico sul tema dell’autonomia dell’informazione Rai, che avrà luogo a Roma il prossimo 30 ottobre.

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